Nonostante le proteste, il jobs act francese è entrato in vigore. La riforma del lavoro è stata ufficialmente approvata dal Parlamento in assenza di mozioni di sfiducia nei confronti del governo presso l’Assemblea nazionale.
A dare l’annuncio è stato Claude Bartolone, presidente dell’Assemblea. Con grande soddisfazione, il premier Manuel Valls ha commentato su Twitter: “Un grande passo per la riforma del nostro Paese: più diritti per i nostri lavoratori, più visibilità per le nostre piccole e medie imprese, più posti di lavoro”.
Tuttavia, il fronte dei lavoratori è unito contro una riforma che privilegia le imprese e non lascia praticamente nulla ai dipendenti; destra e sinistra estrema hanno già annunciato che faranno ricorso al Consiglio costituzionale contro questa legge e anche i sindacati hanno promesso che la questione non finirà qui. Per il 15 settembre è prevista una ripresa della mobilitazione.
Secondo il governo, il jobs act dovrebbe andare a sbloccare la situazione del mercato del lavoro in Francia, dove la disoccupazione ha toccato il 10%; ma, a detta dei critici, la norma dà agli accordi aziendali la priorità su quelli di categoria.