Se ci vorrà, se c’è la necessità di una, due, tre settimane di stop in alcuni territori, perché l’Rt non è uguale dappertutto, questa cosa evidentemente in questo momento va spiegata bene e va rafforzata anche attraverso gli strumenti tecnologici di cui ci siamo dotati”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia in diretta streaming a Digitohn, precisando che “in questo momento le aree interne non sono nella condizione delle aree metropolitane, dove c’è una maggior difficoltà legata alla densità di popolazione”.

“Io penso che l’Italia abbia avuto la forza fino ad oggi di andare avanti perché il concetto ‘prima la salute, prima la difesa della vita e poi il business’ è stato un concetto su cui le imprese stesse ci hanno sostenuto e io le ringrazio, perché se non ci fosse stata la compattezza con il mondo delle imprese e del lavoro, noi non ci saremmo riusciti già da marzo-aprile, con la differenza che allora non avevamo gli strumenti, non avevamo la mascherine, non avevamo i ventilatori, non avevamo nulla e, come noi, anche tutto il mondo occidentale che era stato preso in contropiede”: “Oggi abbiamo tutto – ha concluso – i ventilatori ci sono, gli strumenti ci sono, le attrezzature ci sono, le imprese hanno dei protocolli certi e hanno investito, e per questo le ringrazio, così come hanno investito i commercianti, coloro che si occupano di servizi, tutti, e sono cose per le quali noi abbiamo consapevolezza che aver investito non significa aver perso ma aver garantito la sicurezza per oggi o per domani”.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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