Dopo la due settimane in Austria, la Formula Uno non conosce sosta e viaggia verso il terzo appuntamento ravvicinato, questa volta sul circuito dell’Hungaroring, in quel di Budapest.

Cosa ci si aspetta dal terzo GP di stagione? Quali novità e/o quali conferme relativamente ai risultati ed alle classifiche, piloti e Scuderie?
Facile rispondere immediatamente che la Mercedes continuerà ad essere regina, quasi incontrastata, se non ci si mette il fato di mezzo, sotto forma di condizioni atmosferiche, incidenti, problemi che al momento sono però lungi dall’essere preventivabili.

Gli avversari cosa potranno per contrastare le Frecce Nere, che migliorie o cambiamenti potranno apportare, quando c’è appena il tempo di mettere insieme il materiale e spostarlo da un circuito all’altro, per vicino che sia? I famosi “pacchetti” sono già pronti per essere montati sulle vetture o devono essere testati al meglio prima di entrare in azione?
Per chiunque sarà davvero difficile, dalla Red Bull alla SportPesa, dalla McLaren alla Renault, hanno davvero la possibilità di contrastare il passo di Hamilton, Bottas e della Mercedes?
Discorso diverso in casa Ferrari dove, dopo l’insperato, e fortuito, secondo posto di Leclerc nel primo appuntamento austriaco, è successo un bel pandemonio nel secondo, con il francese che ha fatto una bella “marmellata” della sua auto e di quella del compagno di Scuderia, il “reietto” Vettel, fatto fuori prima ancora di cominciare e non senza ragione.

In casa della Rossa sapevano ci sarebbero state delle difficoltà, ma non certo quelle che la pista, impietosa in tutti i sensi, ha rivelato; non solo circa il valore delle auto 2020, ma anche dei piloti, perchè già la macchina sembra più uno scooter e se poi anche i driver ne combinano di tutti i colori, dove vuoi arrivare?
Ovviamente i dubbi e le domande sono tante, anche perchè nelle ultime stagioni nonostante un quattro volte campione del Mondo a guidare la macchina di Maranello, i risultati non sono certo stati esaltanti e comunque inferiori alle attese, con piloti e Scuderia presto fuori dai giochi di vittoria del Mondiale; una delusione dopo l’altra in casa Ferrari, che non si capisce poi perchè la macchina di una Grande casa automobilistica riesca spesso (e non volentieri) a “ciccare” la macchina o ad arrivare impreparata all’inizio della stagione, per quanto procrastinato nel tempo.

Vedere la Ferrari arrancare a metà plotone o, peggio, farsi fuori grazie a qualche errore dei propri piloti (e non è la prima volta), non è certo quanto si attendono i tifosi che, almeno quello, non devono anche sobbarcarsi viaggi e spese per assistere ad un bel botto da autoscontro tra i numeri 16 e 5!

Tutti metaforicamente a Busapest dunque, sperando che questa volta il gulash ungherese sia meglio dello strudel con marmellata in salsa ROSSA FERRARI.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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