Ci si è messo Giove Pluvio, con tantissima acqua, a far diventare le prove cronometrate di Monza una vera e propria lotteria; nonostante questo Lewis Hamilton non ha perso l’abitudine ad andare forte ed a portare a casa la sua sessantanovesima pole position in carriera, divenendo così il recordman solitario delle partenze dalla prima piazza.

Tanta acqua, dicevamo, a sovvertire le previsioni, che prevedevano brutto tempo per le libere del venerdì e sole per l’appuntamento del sabato; venerdì in effetti quattro gocce sono scese quasi al termine delle prime libere, mentre nel pomeriggio il sole risplendeva, oscurato solo da qualche nuvola velocemente passeggera.

Sabato invece acqua a catinelle sin dal mattino, a stravolgere il programma e tutto quanto preparato dalle scuderie circa l’assetto delle auto, con l’annullamento iniziale delle prove della Formula tre e quelle riservate alle Porche, per finire alla Formula 1 che iniziava regolarmente la prima sessione di qualifiche, ma con la pole aggiudicata quando erano quasi le diciotto ed il buio incombeva ormai sul circuito brianteo.

Hamilton non ha perso la capacità di andare forte, supportato da una Mercedes che con lui al volante pare un missile, andando a stabilire il miglior tempo davanti alle Red Bull di Verstappen e Ricciardo, che però perderanno rispettivamente quindici e venti posti per il cambio della power unit.

Di fianco ad Hamilton scatterà quindi la Williams di Lance Stroll; il giovane canadese è stato bravissimo nel condurre la propria auto nelle prime posizioni della griglia di partenza ed approfittando della penalizzazione Red Bull partirà con una sensazionale prima fila.

Appena dietro, ad aprire la seconda fila, un’altra enorme novità, ovvero la Force India di Esteban Ocon, che ha coronato così prestazioni sempre buone in entrambe le giornate di prova, e confermando la bontà della sua auto motorizzata Mercedes, come d’altra parte anche la Williams.

A chiudere la seconda fila, ed il dominio dei motori Mercedes, il finlandese Bottas, che aveva staccato il miglior crono nella Q2, ma non ha saputo ripetersi nel turno finale ed ha in ogni caso preceduto le Ferrari di Raikkonen e Vettel, in grossissima difficoltà con le gomme da bagnato.

Molto vicine alle Mercedes nei turni di venerdì, le Ferrari hanno quindi pagato dazio con la pioggia e l’impossibilità di variare gli assetti già pronti per la gara di domenica quando, a seguire le previsioni, sarà nuovamente il sole a farla da padrone e vedremo se si ripristineranno le posizioni delle libere.

Grandi sorprese dunque a Monza e grandissimo pubblico che ha atteso pazientemente, sotto la pioggia, lo spettacolo delle qualifiche, con il programma che, dopo la sospensione iniziale, vedeva procrastinata di quarto d’ora in quarto d’ora, una ripresa che ad un certo punto pareva irrimediabilmente compromessa.

Il Gran Premio d’Italia ha quindi rispettato la tradizionale affluenza, diminuita sensibilmente negli ultimi anni a causa della crisi della Ferrari, ma ripresa non appena le rosse sono tornate tradizionali rivali dello strapotere Mercedes e basta fare un paragone tra le tribune vuote, il venerdì, del 2015, al tifo visto ieri sin dal primo rombo dei motori.

Cosa succederà adesso in gara? Basterà il ritorno del bel tempo a ridare vigore alle spente Ferrari viste sotto la pioggia? Impossibile dire cosa potrà accadere, certo da quanto visto in questi due giorni, Hamilton parte senza dubbio con i favori del pronostico e per Vettel sarà dura mantenere la testa della classifica iridata; però le corse riservano spesso sorprese inattese e magari domani saranno le Mercedes a pagare dazio …

Il direttore Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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