Nel 1978 nacque una fondazione, la ANT Italia Onlus, grazie all’iniziativa promossa dall’oncologo Franco Pannuti; ad oggi, essa rappresenta la più grande realtà no profit del nostro paese nel campo dell’assistenza specialistica ai malati di tumore e alla prevenzione oncologica gratuita.

Ieri, nella storica Aula Magna Santa Lucia di Bologna, si è tenuto un convegno della fondazione ANT, finalizzato a promuovere, fra i professionisti, la cultura del lascito testamentario e delle eredità a sostegno delle organizzazioni che, ogni giorno, si impegnano per il bene sociale.

Negli ultimi 37 anni, la fondazione si è presa cura di oltre 100.000 famiglie in tutta Italia, dando valore autentico alla parola “solidarietà”, rispondendo sempre al richiamo della sofferenza. Questo si è reso possibile grazie ai tanti volontari, alle donazioni e ai lasciti di tante persone dal cuore grande. Circa 400 professionisti lavorano ogni giorno per la Fondazione, garantendo assistenza sanitaria a più di 4250 persone a domicilio. Dal 2004, inoltre, l’associazione si impegna nella prevenzione oncologica e ha raggiunto oltre 116.00 persone in 70 province, con visite gratuite per la diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie.

Il testamento è uno strumento che consente di disporre del proprio patrimonio dopo la morte: esso è una fonte di finanziamento davvero significativa per ANT.

Una delle ultime donazioni, una villa del ‘900 a Pieve di Cento (Bologna), permetterà la realizzazione del nuovo “Centro Oncologico ANT Giuseppina Melloni”, a beneficio delle comunità delle province di Bologna e Ferrara.

Anche il fotografo Nino Migliori, astro della fotografia italiana, ha donato ad ANT una sua opera del valore di 6000 euro, per realizzare una lotteria a sostegno dell’allestimento del Centro Oncologico: estrazioni previste per il prossimo 19 dicembre. Per l’acquisto dei biglietti (5 euro l’uno) basta contattare la Fondazione ANT al numero 051-7190194 oppure 348 3999393.

Visitando il sito www.ant.it scoprirete i tanti modi in cui è possibile aiutare quest’associazione. Per fare la differenza a volte basta davvero poco.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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