Avrebbero fatto prostituire almeno tre ragazze di nazionalità romena di 16 e 17 anni, una delle quali incinta al settimo mese, i sei indagati dalla Dda di Bari e dalla procura per i minorenni, tutti romeni appartenenti allo stesso nucleo familiare, ora in carcere per i reati di riduzione in schiavitù, prostituzione minorile e sequestro di persona.
I sei fermati – che vivono in un campo nomadi a Foggia – sono una coppia, i loro tre figli (due dei quali minorenni) e una 26enne compagna di uno dei ragazzi. Una delle ragazze sarebbe stata pestata con calci, pugni e persino cinghiate.
I fatti contestati dai pm Simona Filoni e Caterina Lombardo Pijola risalgono al periodo compreso tra marzo e settembre 2018. L’indagine nasce dalla fuga di una delle tre vittime, avvenuta nella notte del 3 settembre scorso dal campo rom di Via San Severo, a Foggia, “riuscita a fuggire – spiegano gli inquirenti – dopo essere stata selvaggiamente pestata con calci, pugni, schiaffi e cinghiate, sferrati in ogni parte del corpo, sulla faccia, sulla pancia e dietro la schiena, nonché trascinata per i capelli, facendola strisciare per terra, all’interno della baracca nella quale veniva segregata, da uno dei fermati”.