Il lavoro di confronto del tavolo del programma si è “di fatto” concluso. Lo ha spiegato Andrea Marcucci in una pausa. “Stiamo lavorando alle conclusioni”, ha sottolineato il presidente dei senatori Pd. Le varie delegazioni, che avevano lasciato la sala della Lupa per qualche minuto, stanno rientrando alla spicciolata e si attende l’arrivo del presidente Roberto Fico.

La giornata
E’ ripartito questa mattina con i temi della giustizia il tavolo per il programma sul nuovo governo convocato dal presidente della Camera Roberto Fico. I lavori si prolungano nel pomeriggio, qualche ora in più del previsto. Dopo la giustizia, gruppi al lavoro su dossier istruzione, cultura e turismo. Il tavolo è stato sospeso alle 13,30 per un’assemblea dei Gruppi di Italia viva. Poi è ripreso.

Adesso dovrebbe concludersi con un verbale scritto sui temi discussi. Su ogni tema verranno indicate eventuali distanze nelle posizioni dei partiti coinvolti. Una volta terminato il tavolo, viene spiegato, Fico svolgerà un rapido secondo giro di consultazioni con tutti i partiti, dopodiché entro stasera salirà al Quirinale per riferire al Capo dello Stato. Con Mattarella, il presidente Fico dovrà chiarire se sussiste o meno la volontà di ricostituire la vecchia maggioranza con i renziani e se ci fosse la possibilità di un esecutivo Conte ter.

Se invece Iv non desse il via libera a Conte si aprirebbero altre strade, che il Presidente della Repubblica potrebbe imboccare dopo un secondo eventuale giro di consultazioni.

Differenti le letture che arrivano dai partecipanti interpellati dai cronisti a margine: nessun passo avanti secondo la presidente dei deputati di Iv, Maria Elena Boschi. Passi avanti sulla giustizia invece secondo il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa. Bruno Tabacci, deputato di Centro democratico, fa sapere che verrà consegnato “un verbalino” a Fico al termine dei lavori.

Bocche cucite dai capigruppo del Pd, Andrea Marcucci e Graziano Delrio. Mentre Crippa risponde “a noi va bene” a chi gli chiede la posizione di M5s sul lodo Orlando sulla prescrizione. Qualche altra ora dunque per raggiungere un compromesso non facile, alla luce dell’esito della prima giornata.

Unico paletto posto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella la continuità d’azione di ministeri chiave per l’emergenza Covid (Salute) e per il Recovery (Economia). La trattativa, spiegano, tuttavia, non avviene al tavolo di Montecitorio ma a quello tra i vertici di partito. Tra i nodi irrisolti c’è anche quello che riguarda il commissario con l’incarico per la campagna vaccinale Domenico Arcuri. Si tratta di un mandato voluto dal premier Giuseppe Conte in prima persona, per il quale Italia viva chiede un avvicendamento e una svolta nella campagna vaccinale.

“Ma se siamo i primi in Europa per doppio richiamo? Le critiche vanno bene, ma che siano fondate”, è il commento che arriva da fonti di governo.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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