La Ferrari stampa un altro “trimestre record” e – per come lo accoglie nella sua nota – si avvia “verso un altro grande anno”. La casa di Maranello ha registrato ricavi netti per 831 milioni di euro, frutto di 2.128 macchine consegnate, con una crescita dell’1,3%. Una progressione sulla quale pesa l’effetto dei cambi, senza il quale i ricavi sarebbero saliti del 6,3%.

Se si scorre il conto economico, si conferma una performance degna delle società del lusso. Grazie ai modelli a dodici cilindri, che hanno trainato le vendite, e al “maggior contributo dei programmi di personalizzazione e del pricing”, Ferrari può infatti vantare un ebitda (margine operativo lordo) di 272 milioni, ovvero il 32,8% dei ricavi.

Numeri appunto che solitamente si associano alle griffe che vendono abbigliamento e accessori pregiati. L’ebit, margine operativo netto, è risultato di 210 milioni e il margine sui ricavi è salito al 25,3%. L’utile netto si è quindi portato a 149 milioni, con un balzo del 19,4%.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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