Povera Ferrari, passano i Gran Premi ed invece di migliorare si torna indietro …. le gomme, già, quel fattore sempre più importante non solo in Formula 1, che riescono a determinare le fortune o …. gli smoccolamenti di piloti e Scuderie, la conquista di punti importanti (magari anche di vittorie, che non guasterebbe) o l’essere superati anche dai …. trattori a bordo pista!
Povera Ferrari e povero Binotto, che ha fine gara è tornato con il suo bell’accento emiliano (anche se è nato in Svizzera) sulle cause del degrado degli pneumatici montati sulle Ferrari …. sembra di sentirlo …. “dobbiamo analizzare, capire …. sapevamo dei problemi ma non siamo potuti intervenire ….”; insomma sempre le medesime cose, che sia Leclerc ad andare a sbattere a Montecarlo e le gomme che si degradano al Castellet, la “solfa” e le risposte sono sempre le medesime.
La fortuna di Binotto è che Crozza Live è finito e bisognerà attendere la prossima stagione televisiva per rivederlo, o meglio, per rivedere Maurizio Crozza prenderlo in giro, tra un “dobbiamo capire” ed un “non potevamo intervenire”, che invece di essere solo satira è quello che puntualmente accade in casa della rossa.
Certo che dopo le qualifiche, con Sainz quinto (dietro Red Bull e Mercedes, ma ci sta) e Leclerc settimo (preceduto dall’Alpha Tauri di Gasly), ci si attendeva ben altro che un undicesimo (Sainz) ed un sedicesimo (Leclerc) posto, con le gomme praticamente finite dopo appena quindici giri, specie quelle del francese, e da lì in poi più una via Crucis che una gara di Formula 1.
Passano dunque le stagioni, si avvicendano i Team Principal, ma la rossa fatica sempre più a fare bene in due Gran premi di seguito; una volta sono i piloti, poi tocca alla strategia, un’altra il telaio, un’altra ancora gli pneumatici, fatto sta che c’è sempre qualcosa che non funziona ed a leggere la classifica finale, ti tocca persino vedere la Williams davanti alla Ferrari!
A Maranello hanno sempre vissuto di alti e bassi, stagioni vincenti alternate a lunghi periodi di magra, di sconfitte anche brucianti e non è certo consolante il fatto che la cosa sia capitata a tutti; d’altra parte i cicli fanno parte dello sport, anche quello dove la tecnologia è parte fondamentale e sempre spinta oltre i limiti, il problema semmai è quando non si riesce a costruire qualcosa che funzioni dalla A alla Z.
Ora il tempo per migliorare non c’è, dato che si correrà in Austria nei due prossimi fine settimana, sperando che le gomme paiano degli pneumatici invece che quelle da “masticare” e la retro non sia la marcia con cui la Ferrari va più veloce.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Formula Passion

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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