Adesso si può annunciare con la quasi matematica certezza. Hamilton è quasi campione del mondo, per l’ennesima volta.
La vittoria di ieri in Giappone ha messo una seria ipoteca alla graduatoria iridata, relegando Vettel a meno 59 punti in classifica.
Cosa significa? Semplice. Da ora in poi il tedesco deve vincere tutte e 4 le gare restanti, sperando Hamilton non arrivi sopra il 7°posto. Pura e totale fantascienza.

Peccato però perchè ieri il ferrarista in griglia partiva dalla seconda posizione, anche se già dal pre-gara si era capito che qualcosa non andava.
Una semplice valvola da poche centinaia di euro ha provocato l’ennesima rottura del motore costringendo Vettel ad uscire di scena già dopo 5 giri.

Nel frattempo l’altra rossa, quella di Kimi Raikkonen sgomitava, per cercare di rimediare l’errore in qualifica e la partenza non certo da lepre, anche se il finlandese è riuscito a rimontare fino alla poco consolante 5°posizione.
Un weekend nero dunque, per le Ferrari, l’ennesimo, causato ancora una volta dalla scarsa affidabilità di una vettura, partita a inizio stagione con ben altri obiettivi, ma che ora ha fatto i conti con la realtà.

La Mercedes è vicina ma non vicinissima e si dovrà lavorare sulla tenuta della vettura per il prossimo anno se si vorrà essere davvero competitivi.
Lo stesso vale per le Red Bull, che però ieri hanno reso la vita dura al quasi campione del mondo Hamilton.
Ricciardo ha provato a lottare, ma si è fatto scippare la posizione da Verstappen che è riuscito a tenersi vicino al pilota Mercedes, senza però appropinquarsi abbastanza da poter tentare il sorpasso. Spettacolare la gara giro su giro e secondo su secondo tra i due.
Alla fine però ha vinto ancora l’inglese, come succede sempre da un pò di gare.

Il mondiale è quasi ipotecato, ma la Ferrari deve riflettere molto perchè questo campionato l’ha perso la scuderia di Maranello, che era in testa alla classifica sia piloti che costruttori, ma ha buttato via tutto per troppi problemi di affidabilità.
Non resta allora che finire bene la stagione, restando aggrappati ad una micro speranza che è quasi impossibile si avveri.
Almeno il secondo posto sia nella classifica piloti che costruttori, sono traguardi assolutamente da raggiungere.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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