La nuova mostra del MEISMuseo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah – di Ferrara è dedicata a Sukkot, la festa ebraica delle capanne ed è curata da Amedeo Spagnoletto e Sharon Reichel

Sukkot è una delle principali ricorrenze del calendario ebraico: celebra la sopravvivenza degli ebrei nel deserto grazie alla provvidenza del Cielo e la precarietà della vita – rappresentata dalle capanne che costruirono (la sukkah) –, ma anche il forte legame con i ritmi della terra, la sostenibilità ambientale e la centralità dell’acqua. L’esposizione esplora gli aspetti religiosi, tradizionali, artistici e la stretta connessione con la natura: un percorso originale che invita i visitatori, adulti e bambini, a partecipare attivamente, interagendo con ciò che vedono e ascoltano e contribuendo così all’arricchimento dei significati della mostra.

Al culmine del percorso, vengono presentati per la prima volta dieci pannelli lignei decorati con soggetti biblici dipinti, prodotti in area veneziana per una sukkah di fine XVIII o del XIX secolo di proprietà dell’Abbazia di Praglia: opere d’arte di valore inestimabile sopravvissute alla loro natura effimera e rimaste per questo inaccessibili al grande pubblico.

L’allestimento – a cura dell’architetto Giulia Gallerani – rispecchia i valori della festa: realizzato per la maggior parte con il cartone a tripla onda, è a basso impatto ambientale e riciclabile, e ha rappresentato una vera e propria sfida. Si è voluto declinare infatti il complesso insieme dei temi di Sukkot per proporre un percorso espositivo inusuale e articolato, che chiama a intervenire, a partecipare, a mettersi in gioco, e connettere la simbologia religiosa a riferimenti che nella contemporaneità stanno acquistando sempre maggiore importanza.

A cura di EmiliaRomagna Turismo – Foto EmiliaRomagna Turismo

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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