Il Teatro Comunale di Ferrara ha presentato il progetto “Il Teatro per l’Ucraina” con tre balletti che per un mese, tra aprile e maggio, saranno in scena al Comunale con due compagnie ucraine coinvolte.

I titoli sono:
Giselle il 5 aprile, Il lago dei cigni il 9 aprile e Alice in Wonderland il 5 maggio, che ritorna a Ferrara dopo il successo dello scorso 8 marzo.

Protagonisti l’Ukrainian Classical Ballet e il Circus-Theatre Elysium di Kiev
Il Teatro Abbado per primo ha risposto all’appello di solidarietà lanciato all’appello dell’Ukrainian Classical Ballet e del Circus-Theatre Elysium di Kiev che, in tournée in Europa al momento dello scoppio della guerra, hanno chiesto solidarietà al teatro ferrarese, per poter continuare il tour e portare avanti il proprio lavoro.

Da questa iniziativa si è attivata una rete che ha già coinvolto altre 10 realtà italiane che hanno dato la loro adesione per ospitare gli spettacoli del gruppo diretto da Ivan Zhuravlev. Il gruppo riunisce ora cinquanta ballerini e solisti di punta della danza classica ucraina, provenienti dai più prestigiosi teatri ed ensemble del Paese, tra cui l’Opera Nazionale dell’Ucraina Teatro “Taras Shevchenko” di Kiev, il Teatro dell’Opera e balletto di Odessa, il Teatro Accademico di Kharkiv e l’Opera Nazionale di Leopoli.

Olga Golitsya
Un grande atto di solidarietà in una situazione di assoluta emergenza
“La situazione è molto tragica, anche per chi fa parte del mondo dell’arte – ha dichiarato Iurii Kekalo, solista dell’Ukrainian Classical Ballet – Questa tournée non era pianificata, di solito è tutto programmato da mesi. In questa situazione non ci resta che unirci e far sentire quello che stiamo vivendo attraverso la danza. Non si può tacere rispetto a quanto sta succedendo. Siamo molto grati a Ferrara e all’Italia per l’accoglienza dimostrata. Grazie a tutta l’Europa che sta sostenendo l’Ucraina e gli artisti ucraini”.

A lui ha risposto Moni Ovadia, Direttore del Teatro Comunale ricordando che: “Far sentire a casa il popolo ucraino è il nostro obiettivo. Non solo dobbiamo sostenerlo durante questa guerra terrificante, ma in futuro dobbiamo permettere all’Ucraina di rinascere con ancora più splendore. La cultura ucraina è preziosa anche per quella europea, è fondamentale”.

A cura di Claudio Piselli – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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