Porgo le congratulazioni all’Italia dove l’81% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino anti-Covid. Negli Usa il 74%. L’Italia ha fatto meglio degli Usa nel vaccinare i propri cittadini“. Lo ha affermato Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), nella lectio magistralis in streaming all’Università Sapienza di Roma, dove ha ricevuto il dottorato di ricerca honoris causa in ‘”Advances in infectious diseases, microbiology, legal medicine and public health sciences”.

Il virologo della Casa Bianca, in merito alla laurea si è anche soffermato sul lato più personale di questo prestigioso riconoscimento: “Se fossero vivi i miei nonni e i miei genitori, ne sarebbero onorati e sarebbero fieri di me. L’Italia è il loro Paese d’origine”.

La cerimonia è stata aperta dalla prolusione della rettrice Antonella Polimeni che ha ricordato che Il riconoscimento assegnato a Fauci ha come motivazione il ruolo fondamentale del virologo “nello studio delle malattie infettive e immunomediate, con particolare riguardo ai primi studi pioneristici sulle infezioni da Hiv, alla messa a punto di misure di contenimento della trasmissione e di terapie efficaci contro l’Aids. La Sapienza guarda ad Anthony Fauci come un esempio di eccellenza e dedizione nel campo delle malattie trasmissibili – ha affermato la rettrice – Ha dato un immenso contributo agli studi pionieristici per la comprensione dell’Aids e allo sviluppo nuove terapie e degli strumenti di prevenzione”. Guardando ai 2 anni di pandemia Covid appena trascorsi, “vorrei sottolineare in particolare l’impatto e il contributo a livello mondiale di Fauci – ha aggiunto la rettrice – La sua comunicazione chiara e semplice lo ha reso una delle voci scientifiche più ascoltate dalle persone e dai politici”

In una nota dell’Università si legge che “Fauci è stato l’ideatore del President’s Emergency Plan for Aids Relief (Pepfar), che ha contribuito a contenere la diffusione e la mortalità in Paesi svantaggiati; è stato inoltre consulente scientifico di sette presidenti degli Stati Uniti, guidando iniziative di controllo di malattie epidemiche e pandemiche. I risultati della sua attività di ricerca lo collocano tra i più influenti scienziati al mondo, con 1.170 lavori indicizzati su Scopus e un H-index pari a 182“.

Nel corso del suo intervento il virologo ha dichiarato: “Quella da covid-19 è una pandemia mai vista negli ultimi 100 anni. Abbiamo nel mondo 308 milioni di casi e circa 6 milioni di morti e sono dati sicuramente sottostimati”.

E ha sottolineato: “Siamo nel pieno del picco straordinario di Omicron. Se vediamo i dati a 7 giorni della crescita dei casi in Usa e in Italia, c’è un parallelismo nell’aumento esponenziale della pandemia. Nel futuro dovremmo controllare la pandemia e questo sarà possibile se riusciremo a vaccinare più persone possibili con prime dose e booster“, ha rimarcato Fauci, che ha segnalato come anche in Usa c’è una forte resistenza alle immunizzazioni.

Il virologo ha insistito sull’importanza delle vaccinazioni e dei richiami fornendo aiuti anche ai Paesi in via di sviluppo in modo da avere “una risposta globale a un’epidemia globale. Abbiamo bisogno urgente di un vaccino universale perché vedremo altre varianti e anche altri coronavirus. Alla fine torneremo alla vita normale, meglio prima che poi“, ha concluso.

Siamo davvero lieti che La Sapienza abbia onorato il dott. Fauci con un dottorato honoris causa per il suo contributo nel campo della salute pubblica”. Così Thomas Smitham, incaricato d’Affari ad interim presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, durante la cerimonia di conferimento, da parte dell’università La Sapienza, del Dottorato di ricerca honoris causa in “Advances in infectious diseases, microbiology, legal medicine and public health sciences” a Anthony Fauci.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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