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Con la “Fase 2“, oltre a cambiare le regole, le misure e le abitudini degli italiani, cambieranno anche le autocertificazioni che i cittadini, in queste settimane, hanno dovuto compilare per giustificare lo spostamento dal proprio domicilio.

Come sarà l’autocertificazione
Una delle ipotesi sul tavolo del Governo è che l’autocertificazione sarà necessaria solo per gli spostamenti tra Regione e Regione. In questo caso, si toglierebbe quindi di mezzo l’obbligo di munirsi di modulo compilato ogni volta che si esce dalla propria abitazione, per certificare la ragione dello spostamento. Dentro il proprio Comune, insomma, potrebbe non servire in più la compilazione del modulo.

Ma tra le ipotesi di cui si parla in queste ore, ci sarebbe anche la possibilità di istituire una fascia protetta tra le 10.30 e le 18 per l’uscita degli ultra 70enni. E alcune aziende starebbero già facendo compilare ai propri dipendenti dei moduli di autocertificazione in cui si attesta di non essere entrati in contatto con casi positivi.

Quando e come ci si potrà muovere tra Regioni
Gli spostamenti tra Regioni, tuttavia, rimarranno limitati. Si potrà effettuare viaggi interregionali, infatti, soltanto per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute e per situazioni di necessità.

Secondo fonti del Governo, è improbabile che la nuova autocertificazione entrerà in vigore già il 4 maggio, poiché gli spostamenti tra territori regionali saranno verosimilmente consentiti solo più tardi.

Le diverse versioni dell’autocertificazione
La prima versione dell’autocertificazione è stata introdotta il 10 marzo scorso, poco dopo l’introduzione del lockdown. Il documento è stato via via modificato in maniera sempre più restrittiva per impedire ai cittadini di infrangere le regole del Governo: il 17 marzo, ad esempio, è stato introdotto l’obbligo di dichiarare la non positività al coronavirus.

Il quarto modulo ha aggiunto una nuova voce che riguarda la Regione di appartenenza e quella eventualmente meta dello spostamento, con la dichiarazione di essere a conoscenza “delle ulteriori limitazioni” disposte dai presidenti delle Regioni.

Sono stati inoltre specificati, tra gli spostamenti per necessità motivati da ragioni legittime, quelli “all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere”.

A cura di Cinzia Gasparoni – Foto Adige

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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