Con un debito del gruppo dolciario di circa 50 milioni di euro, il tribunale di Verona ha dichiarato il fallimento della sotica Melegatti e della controllata Nuova Marelli.

Si chiude in questo triste modo per molti lavoratori e per la regione Veneto, la tormentata vicenda della azienda, che nel 1894 depositò il brevetto del pandoro conosciuto poi in tutto il mondo.
I lavoratori, tra diretti e stagionali circa 350, avevano lanciato un appello chiedendo di separare il giudizio sulle responsabilità degli amministratori dalle strade per il salvataggio dell’azienda. Un fondo Usa aveva presentato un piano con 20 milioni di investimenti, ma non è bastato al risanamento industriale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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