Solo dodici macchine su venti, non succedeva dal 2006, vedono la bandiera a scacchi, ma a trionfare è sempre lui, il cannibale Lewis Hamilton, che conquista un Gp di Toscana sul circuito del Mugello che per la prima volta vedeva gareggiare i bolidi di Formula Uno.

Per il britannico, che rafforza la sua leadership nella classifica mondiale, è il 90° successo in carriera (-1 dal record assoluto di Michael Schumacher). Seconda piazza per l’altra Mercedes di Bottas, chiude il podio Ocon su Red Bull. Poi Ricciardo, Perez, Norris e Kvyat. Poca gloria per una sempre lentissima Ferrari, che va a punti nel Gp numero 1000 della sua storia complice la moltitudine di piloti ritirati: ottavo Charles Leclerc, decimo Sebastian Vettel.

Caos vero allo spegnersi dei semafori.
Partenza disastrosa di Max Verstappen, che si pianta con la sua Red Bull e finisce tamponato in un mischione che coinvolge Gasly (out), Raikkonen, Grosjean e Vettel (costretto a rientrare per cambiare l’anteriore danneggiato).
Gara finita per l’olandese che non riesce ad uscire dalla ghiaia con la sua monoposto e, arrabbiatissimo, scaglia per terra il volante alzandosi dall’abitacolo. Splendido invece al via il ferrarista Leclerc, che scatta fortissimo e si piazza al terzo posto alle spalle delle Mercedes di Bottas ed Hamilton.

Dentro ovviamente la safety-car che però, appena fattasi da parte (all’ottavo giro), vede alle sue spalle un altro pauroso schianto che coinvolge stavolta Giovinazzi, Latifi, Magnussen e Sainz, tutti costretti al ritiro. Senza sei piloti (per fortuna illesi), e per liberare la pista da vetture e detriti, la direzione corsa opta saggiamente per un rientro collettivo ai box in attesa di una nuova ripartenza. Box da cui non uscirà nemmeno Ocon, per un problema ai freni della sua Renault. Macchine in griglia per il secondo start (siamo al 10° giro dei 59 totali) con il campione del mondo Hamilton che passa subito il compagno di scuderia Bottas. Sempre terzo Leclerc, tallonato però dalla Racing Point di Stroll che lo supera alla diciottesima tornata.
A ruota il monegasco deve incassare anche i sorpassi di Ricciardo (Renault), Albon (Red Bull), Perez (Racing Point) e Norris (McLaren), tutti nettamente più veloci della Rossa.

Dopo il gioco dei pit stop e un momento di ‘calma apparente’, al 44° giro altro botto, protagonista Lance Stroll, con il canadese che però fa tutto da solo perdendo il controllo della sua monoposto complice la foratura di un pneumatico. Bandiera rossa per spostare la Racing Point in posizione pericolosa (anche un principio d’incendio in fase di rimozione) e gran premio di nuovo stoppato. Terza partenza in griglia di un Gp infinito (ancora 13 giri da percorrere): Hamilton non fa una piega e vola verso la vittoria, Ricciardo tramortisce Bottas ma il finlandese risponde subito e si riprende la seconda posizione.

Il francese della Renault subisce anche lo splendido sorpasso (il più bello della gara) di Alexander Albon, che cattura il terzo posto con la sua Red Bull. Ferrari ottava con Leclerc e decima con Vettel, ma considerate le sole 12 vetture giunte al traguardo, il buio continua.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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