Manca solo la matematica del titolo (spiccioli di punti) a Lewis Hamilton per completare il capolavoro del successo a Città del Messico. Il britannico vince con quello che si può definire un gigantesco ‘undercut’ che gli vale il sorpasso a Vettel, Bottas (entrambi sul podio) e Leclerc.

Il monegasco, partito dalla pole, paga una strategia sbagliata e si deve accontentare del quarto posto. La settimana prossima, ad Austin, scontata l’assegnazione del Mondiale 2019, il sesto per Hamilton.

Ferrari in prima fila dopo la penalizzazione di Verstappen, la partenza per le due rosse scorre liscia. Non si può dire lo stesso subito dietro. Verstappen attacca Hamilton e lo passa alla prima curva, ma i due si toccano e perdono posizioni. Ne approfittano Albon e Sainz. L’olandese è particolarmente sfortunato nel duello con le Mercedes: scivolato all’ottavo posto, attacca e passa Bottas che lo colpisce sulla posteriore destra forando la gomma. Pit stop e finisce in fondo al gruppo.

Hamilton e Bottas, intanto, si sbarazzano delle McLaren e si incollano alla Red Bull di Albon. Con Leclerc e Vettel a menare le danze cominciano i pit stop.

Incredibile quanto succede al box McLaren, con Norris che riparte con un pneumatico mal fissato e si ferma a fine pit-lane per essere ‘recuperato’ dai meccanici. Albon è il primo del gruppo di testa a fermarsi, seguito da Leclerc (giro 15, molto anticipato), confermate le gomme medie. Intanto i meccanici dell’Alfa Romeo ‘superano’ i colleghi della McLaren: l’auto di Giovinazzi viene riabbassata senza un pneumatico e quindi risollevata a fatica per completare l’operazione.

Hamilton si ferma al 24° passaggio e si gioca la mescola dura. Vanno molto lunghi Vettel e Bottas. Il finlandese cambia al giro 37 (gomme dure), il tedesco al 38 (‘bianche’ anche per lui). Dopo il rimescolamento, Leclerc davanti seguito da Hamilton, Albon, Vettel e Bottas. La strategia penalizza Leclerc, che si ferma dopo 43 giri (a 28 dal traguardo) e monta anche lui le dure.

Torna in pista dietro Bottas e recupera la quarta posizione perché Albon fa la stessa scelta il giro successivo. Il monegasco, comunque, non rinuncia alla battaglia e si fa sotto al terzetto di testa a suon di giri record. Ma le gomme di Hamilton non danno segno di cedimento e Vettel e Bottas si avvicinano solo oltre i 2″.

Lo stesso succede a Leclerc, che si consola col punto addizionale ma non arriva mai a distanza d’attacco. Le Red Bull di Albon e Verstappen (per lui comunque una gran rimonta) staccatissime al quinto e sesto posto.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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