Per il brindisi di Capodanno sono state 560 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate all’estero, con un aumento del 9% rispetto allo scorso anno. Emerge da una stima della sempre della Coldiretti secondo cui a fine 2019 è stato raggiunto per la prima volta il record storico assoluto dell’esportazioni all’estero per un valore di circa a 1,6 miliardi, sulla base delle previsioni sui dati Istat. Fuori dall’Italia – secondo l’associazione – i consumatori più appassionati sono gli inglesi che non sembrano scoraggiati dall’uscita dell’Europa e rappresentano il primo mercato di sbocco dello spumante italiano con un 7% in più di bottiglie rispetto al 2018.
Gli Stati Uniti sono al secondo posto con un balzo dell’11%, pur in presenza di tensioni commerciali e timori collegati ai dazi. In posizione più defilata sul podio si trova la Germania che con la frenata dell’economia paga un calo dell’8% rispetto all’anno precedente.
Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco, l’Asti e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra una crescita record delle vendite del 30%. Ma lo spumante italiano – aggiunge la Coldiretti – piace molto anche in Russia, dove l’incremento registrato è del 17%. Aumento a doppia cifra anche in Giappone con +37%.