E sono dieci per Roberto Mancini. Col 3-0 di Zenica il Ct. supera Vittorio Pozzo nella striscia di successi consecutivi (risaliva al 1938-1939) e si prepara a migliorare altri record (quello di vittorie nell’anno solare, nove, è già eguagliato…). E piace molto questa Italia, non paga della qualificazione a Euro 2020 già acquisita, che gioca a memoria, diverte e si diverte. E incassa anche la certezza di partire come testa di serie al torneo continentale.

La Bosnia, scesa in campo sapendo che la Finlandia aveva ormai agganciato il pass ai suoi danni (3-0 al Liechtenstein nel pomeriggio), subisce e si fa pericolosa solo su azioni d’angolo. Florenzi ed Emerson terzini, a centrocampo Tonali (debutto dal 1′) sostituisce Verratti; tridente con Bernardeschi, Belotti e Insigne. Queste le scelte di Mancini. Prosinecki manda in campo gli ‘italiani’ Pjanic, Dzeko e Krunic.
Il colpo di testa di Bicakcic, alzato da Donnarumma, apre le ostilità. Gli azzurri si muovono bene e alzano il livello del gioco. Bernardeschi entra da destra e serve Insigne, la girata è murata da Kvrzic. Poi lo juventino riceve da Emerson, controlla un po’ lungo e Sehic salva uscendo alla disperata. L’esterno di Mancini è comunque in palla. Stavolta sfonda a sinistra e serve su Barella che appoggia ad Acerbi, controllo e gol (21′).

Il primo in Nazionale per il difensore centrale. Risposta della Bosnia su azione da corner (che gli azzurri soffrono particolarmente), con Besic che colpisce quasi a botta sicura ed Emerson che ribatte. Ma l’Italia non cala d’intensità. Al 37′ palla recuperata, col pressing sulla trequarti, e recapitata a Belotti che si fa luce in area e appoggia a Insigne, girata e sfera in buca d’angolo.
La Bosnia prova a scuotersi per ridare interesse al match. Donnarumma magistrale su Cimirot che si era avventato su un pallone vagante dopo una mischia furiosa. Sul corner, ancora Donnarumma decisivo su Kovacic, da brevissima distanza. La frazione si chiude col nuovo brivido azzurro: Belotti corre in area e tira, ottima la replica di Sahic. Azzurri aggressivi il giusto anche nella ripresa.

Mancini ha da ridire su qualche palla persa per leggerezze in disimpegno. Ma, nel complesso, la circolazione di palla resta veloce e ficcante. Così, al 53′, Barella lancia basso verso Belotti che fa scorrere e, all’ingresso in area, scarica il lob di destro alle spalle di Sehic. Triplo vantaggio ai danni di una Nazionale finora mai sconfitta in casa nelle qualificazioni. E’ il gol che chiude idealmente la gara. Sehic si esibisce su un destro di Insigne dal limite. Prosinecki non riesce in alcun modo a stimolare i suoi. Un problema muscolare a Pjanic (sostituito da un altro ‘italiano’, Jajalo) preoccupa l’ambiente juventino (Bonucci gli va subito a chiedere conto del problema).
Qualche minuto per El Shaarawy e spiccioli finali per Castrovilli e Gollini, rispettivamente 21° e 22° esordiente dell’era Mancini.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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