Ettore Fioravanti nasce a Roma nel 1958 da una famiglia originaria di Gradoli in provincia di Viterbo nel Lazio. Si diploma in percussioni presso il Conservatorio “A.Casella” dell’Aquila, in Abruzzo.

Dal 1975 inizia la sua attività di musicista collaborando e incidendo opere discografiche sia sue che con colleghi di prestigio, come Trovesi, Schiaffini, Bruno Tommaso, Colombo, Fresu, Liebaman, Lacy, Oxley, Reijseger, Wheeler.

Il batterista Romano partecipa a numerosissimi importanti festival nazionali e internazionali, la sua attività artistica si denota nella collaborazione con delle formazioni stabili come il quintetto del trombettista sardo Paolo Fresu, con il quale partecipa a varie iniziative, una delle quali a Cagliari il 29 aprile del 2014 con il suo “Il Quintetto di Paolo Fresu” in concerto per forma e poesia nel jazz, intitolava la redazione un articolo su oneline “mediteraneonline. eu”, con un articolo del 3 aprile 2014: “Grande jazz in arrivo a Cagliari: il 29 aprile del 2014”, all’Auditorium del Conservataorio, ghiotta anteprima della diciassettesima edizione di “Forma e Poesia nel Jazz”, la rassegna organizzata dall’omonima cooperativa[…]”.

“[…] Protagonista della serata il quintetto storico di Paolo Fresu, il primo gruppo a nome del trombettista sardo, che nel “2014” a festeggiato i suoi trent’anni di attività: un traguardo non frequente nell’intera storia di questa musica, la Musica Jazz, quello raggiuntio dal sodalizio artistico fondato nel 1984 dal musicista di Berchidda, con il pianista Roberto Cipelli, il sassofonista Tino Tracanna, il contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Ettore Fioravanti.
Il quintetto approda a Cagliari reduce dalla sua uscita discografica più recente, ovviamente intitolata “30!” Il suo ventiquattresimo album, pubblicato nel marzo 2014 dalla Tuk Music label fondata dallo stesso Paolo Fresu”
(IL testo virgolettato è stato tratto dal sito oneline mediteraneoline.eu, rivista di cultura mediteranea- 2014).

Inoltre il gruppo Opus Magnum è un quartetto jazz operante dal 2018, che a come leader il batterista Ettore Fioravanti, dal clarinettista Marco Colonna, dal contrabbassista Igor Legari e dal vibrafonista Andrea Biondi. Lo sviluppo di una identità sonora dettata dalla originalità della formazione, della qualità degli esecutori e dal perfezionamento di un profondo interplay conseguenza di crescente affiatamento dei musicisti, ha spinto il gruppo a cercare altre vie da percorrere sul piano compositivo che su quello della tavolozza dei colori compresi i colori musicali a loro disposizione.

Ecco quindi la volontà di aggiungere al quartetto due musicisti validissimi e con caratteristiche di insieme e di disciplina e di libertà: Francesco Frattini – tromba e flicorno soprano e Filippo Vignato – trombone. Pensando a brani che coniugano scrittura e improvvisazione, rispetto del ruolo dello strumento e sua messa in discussione, e soprattutto personalizzazione della parte scritta da parte di interpreti di raffinata capacità artistica e jazzistica, il risultato è un quadro sonoro che va da una specie di teatro musicale con i soliti che simulano i personaggi di un dialogo a corali di ispirazione sinfonica da coplessi intarsi ritmici e spazi di lunga distesa sonora, da momenti di citazione di grandi del jazz dell’altroieri (Monk) e di ieri (Wheather Report) a campi di totale libertà singola e collettiva. Il titolo “Attraverso ogni Confine” allude a un transito senza dogane tra territori con linguaggi e tradizioni diverse, e alcuni titoli dei brani (Being, San Diego, Gibilterra) richiamano luoghi di passaggio tra stati con culture, linguaggi, colori e suoni differenti tra loro ma comunque sempre compatibili. Le sue prime influenze musicali sono state le canzoni del cantante Lucio Battisti, seguite da una full immersion del progressive rock. Nel tempo il batterista Ettore Fioravanti scopre nei due sassofonisti Sonny Rollins e Ornette Coleman il punto di connessione fra il grande jazz e la melodia, e in Max Roach altro grande musicista e batterista, il referente ideale di quella concezione.

Parallelamente Fioravanti studia batteria e le sue tecniche con Fabio Marconcini, percussionista dell’orchestra di Santa Cecilia, Gegè Munari storico batterista delle scene jazz italiane e un’altro storico personaggio, Bruno Biriaco, batterista dell’altrettanto storico gruppo del rock progressive, il Perigeo. Il musicista romano è stato inoltre uno dei primi giovani ad iscriversi nel 1975 alla Scuola di Musica del Testaccio, quartiere di Roma.

Nel 1978 inoltre si iscrive al corso di percussioni tenutosi maestro Antonio Striano, timpanista dell’orchestra della Rai, al Conservatorio dell’Aquila, dove consegue il diploma in percussioni nel 1984. Durante una breve permanenza negli Stati Uniti Ettore Fioravanti nel 1990, viene a contatto con i docenti in percussioni e prende lezioni con Alan Dawson e da, Bob Moses due leggende del drumming contemporaneo. Nella sua attività di musicista Ettore Fioravanti ha collaborato con numerosi sui colleghi che suonano Musica Jazz come, Massimo Urbani, Marcello Rosa, Eddy Palermo, Paolo Damiani, Riccardo Fassi, Antonello Salis. Agli inizi degli anni Ottanta il musicista romano inizia la sua esperienza con il Trio di Gianluigi Trovesi con il quale incide l’opera discografica dal titolo “Dances”, pubblicato nel 1985, è votato come migliore opera dalla rivista “Musica Jazz” e suona per tre anno in tour tra Italia, Francia e Germania.

Il 1984 è l’anno l’anno di nascita del “Paolo Fresu Quintet”, la formazione ancora oggi attiva, nella sua attività musicale ha prodotto e inciso più di trenta opere discografiche e ha vinto nel 1990 il referendum indetto dal magazine “Musica Jazz” come migliore formazione e migliore opera discografica, “Live in Montpellier“, da questo disco viene prodotto un altro progetto che ha per titolo “Thinking“, con musiche del percussionista Ettore Fioravanti, scritte appositamente per la formazione del Paolo Fresu Quintet. Il gruppo ha avuto inoltre prestigiose collaborazioni, con noti musicisti internazionali, da Dave Liebman, Gianluigi Trovesi, Enrico Rava e Dave Douglas, ottenendo innumerevoli concerti in tutti e cinque i continenti.

Vari progetti coinvolgono Ettore Fioravanti dal 1990 al 1998 fa parte della formazione “Fortuna” con Eugenio Colombo, Bruno Tommaso e Massimo Nardi. Ettore Fioravanti inoltre i suoi progetti lo coinvolgono in lavoro che va dal 1990 al 2003. Da sempre svolge attività didattica, prima in scuole private, presso la Scuola Popolare di Siena, nell’ambito di Siena Jazz con cui collabora da trent’anni e ne conservatori italiani, prima a Frosinone dove e stato Coordinatore del Dipartimento Jazz per dieci anni, e attualmente a Roma, presso il Conservatorio di Santa Cecilia, come docente di percussioni.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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