Tifosi

In Italia, lo sport nazionale è il calcio. La disciplina più amata e allo stesso tempo più odiata è il soccer (per dirla all’americana). Tutti abbiamo una squadra del cuore. Tutti abbiamo una fede calcistica che veneriamo ogni domenica.

Ma, è vero o no, che vediamo sempre meno pullman di tifosi in giro per le strade? Solo io penso che sia un po’ strano, visto l’ amore viscerale degli italiani per il calcio? Ma, vi siete chiesti il motivo di questa latitanza del tifo? Perché la gente preferisce andare allo stadio con la propria macchina e da solo, invece che insieme e con l’ autobus?

Partendo dal presupposto che ognuno è libero vedere le partite come meglio crede, io vorrei cercare, comunque, di trovare una risposta unica è uguale per tutti. Abbiamo il tifoso a cui piace stare davanti alla tv, che mangia insieme alla sua famiglia o ai suoi amici e chi, invece, va allo stadio, armato di sciarpa e striscione e voglia di divertirsi. Rispetto a 20 anni fa, però, i tifosi o per meglio dire gli ultrà sono cambiati parecchio. Una volta si andava allo stadio, solamente, per tifare i propri beniamini. Oggi, invece, si va allo stadio per fare casino e imporre agli altri la propria idea politica, attraverso l’ esposizione di striscioni, per lo più, omofobi e razzisti. E, allora, vi domando per l’ ennesima volta, perchè la gente si riunisce sempre meno in gruppi per andare a vedere le partite di pallone? Semplice, perchè vuole essere sicura di poter tornare a casa con le proprie gambe. Lo stadio è diventato un’ arena, come quelle che si vedevano ai tempi dei romani.

Ma, la cosa assurda, e che il pubblico non è lì per vedere lo spettacolo messo in scena dai 22 giocatori in campo, ma per crearlo a sua volta. Uno spettacolo raccapricciante che va in onda, tutte le domeniche, sugli spalti, dove migliaia di individui dall’aria spavalda e senza nessun rispetto delle regole, si picchiano l’ un con l’ altro, mettendo a rischio non solo la loro incolumità, ma, anche e soprattutto, quella delle altre persone presenti. Ecco perchè lo Stato ha vietato le trasferte a molte tifoserie organizzate, inserendo come deterrente anche la tessera del tifoso. Tutte queste norme applicate dai nostri politici, però, non hanno fatto altro che creare altro disagio a quei supporters (la parte più sana e vera del tifo), che vanno allo stadio solo ed esclusivamente per gustarsi 90′ minuti di gioco. Quindi, il fatto di non vedere più pullman in giro per le autostrade italiane, è una logica conseguenza di tutto quello che è successo (di brutto, s’ intende), negli anni, all’ interno di queste gigantesche strutture. Anni bui, in cui dei delinquenti patentati hanno contribuito a infangare il calcio, con dei gesti a dir poco inqualificabili. Questo sport non ha bisogno di loro e dei loro comportamenti abominevoli. Questo sport deve ritornare a unire le persone. Unirle attraverso la passione. Unirle attraverso la condivisione di certi ideali e valori. Vogliamo ritornare a vedere autobus pieni di tifosi sulle autostrade? Se è veramente questo quello che vogliamo, dobbiamo rimparare, tutti quanti, il significato della parola ‘tifo’. Se non riusciremo a fare tutto ciò, continueremo, purtroppo, a fare la parte dei semplici spettatori. Io voglio un tifoso migliore per un calcio migliore, e voi?

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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