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Può una persona che ha ricevuto il dono dell’ eterna giovinezza, arrivare a desiderare di invecchiare e morire? Sembra assurdo, ma è quello che è il regista Lee Toland Krieger ha raccontato nel suo film dal titolo: Adaline- L’Eterna Giovinezza. A cauda di un violento incidente stradale con la macchina, una ragazza di 29 anni perde la vita. Ma poco dopo, rianimata da un violento fulmine che la colpisce in pieno, ritorna alla vita, ma in un modo tutto particolare. Il fulmine blocca le sue cellule del suo corpo che non invecchieranno più. La protagonista del film che si chiama Adaline Bowman (interpretata magistralmente da Blake Lively), continuerà ad essere giovane e bella, vedendo la gente che ama di più incecchiare e morirgli intorno. Adaline (nata nel 1908), vivrà oltre ottant’ anni in questo modo, tra l’ altro, vedendo invecchiare anche sua figlia. Un giorno, esattamente ottant’ anni dopo un altro incidente stradale sconvolge la vita della protagonista. Anche in questo caso, il fulmine colpisce la ragazza, ma questa volta le cellule ritornano allo loro stadio naturale e così il suo corpo ritornerà ad invecchiare. Ma è meglio rimanere giovani e belli e non invecchiare mai o nascere, vivere e morire? E’ davvero una bella domanda, ma il film diretto da Krieger una cosa ce la dice e cioè che vivere significa poter amare e costruirsi una famiglia. Si può vivere per sempre, ma allo stesso tempo si può anche non avere una vita felice e piena. Questa è la morale del film e infatti, alla fine, la protagonista, dopo aver visto spuntare un capello bianco allo specchio, sorride. Finalmente la nostra amata protagonista potrà cominciare a vivere sul serio, progettando il suo futuro con un inizio e una fine certa. Adaline è una specie di Benjamin Button al femminile, con la sola differenza che Button era nato vecchio e con il passare degli anni ringiovaniva, mentre Adaline non era nata ‘diversa’, ma a causa di un incidente la sua vita è stata totalmente stravolta. Questi due personaggi hanno affrontato epoche diverse, rimanendo, in fondo, sempre fedeli a se stessi e alla loro natura. Hanno vissuto la loro vita, senza mai vivere fino in fondo, emozioni e sentimenti. Questo è davvero molto triste. Se, ognuno di noi, non ha un obiettivo nella sua esistenza, che senso ha vivere per sempre? Una volta raggiunta la nostra meta, una volta che abbiamo esaudito tutti i nostri desideri, una volta che abbiamo superato il limite, perchè dovremmo iniziare tutto da capo? La vita è bella, proprio perchè è una e deve essere vissuta fino in fondo. Senza inizio non ci sarebbe una fine e senza una fine, l’ inizio sarebbe inutile. La morte ci fa capire l’ importanza della vita e quanto sia corta, per certi aspetti. L’ immortalità è stata inventata dai burattinai di un mondo che, ormai, non esiste più. Se ne può parlare, si possono elaborare teorie al limite del fantasioso e realizzare film di successo, ma finisce tutto lì. L’ uomo (progettato da un dio superiore o da esseri altrettanto superiori), è stato fatto per nascere, vivere e morire, tutto qua. La giovinezza è un concetto astratto che assume una sua forma, solo quando la andiamo a cercare dentro al nostro cuore. Per vivere una vita piena e felice, non serve essere giovani fuori, basta esserlo dentro. L’ eterna giovinezza è racchiusa nel fanciullo che abita dentro di noi.

Editorialista Nicola Luccarelli -Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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