Doveva e poteva essere la domenica del riscatto, è diventata l’ennesima domenica dei rimpianti.
Maestra di queste situazioni, almeno quest’anno è la Ferrari che nel Gp del Belgio raccoglie un misero bottino, un 7 e un 9 posto con Vettel e Raikonnen.

Le premesse erano totalmente diverse, coi due piloti che partivano dalla seconda fila e si pensava potessero insidiare la pole di Rosberg e il secondo posto di Ricciardo. Ma poi un contatto tra le due rosse, stavolta per un errore di Vettel costa la sosta ad entrambe che perdono posizioni e non riescono più a tornare davanti. Vero ci si è messa anche una manovra “poco ortodossa” di Verstappen a peggiorare le cose. Il diciottenne ha chiuso le due Ferrari con una manovra al limite, costringendo i piloti a toccarsi, e compromettendo la gara di tutti e tre.
Rosberg scappa via, inseguito da Ricciardo e dietro si effettuano spettacolari sorpassi, tranne che le due rosse che faticano abbastanza a tenere il ritmo gara di che le precede, salvo nella parte finale.
Forse i due piloti dovrebbero prendere ripetizioni di grinta da Lewis Hamilton, ancora una volta titanico. Il pilota inglese compie una rimonta pazzesca, passando dall’ultimo posto della partenza, al terzo del traguardo, compiendo sorpassi su sorpassi, aiutato certo anche da una macchina super, ma con molta grinta e senza commettere errori.
Terzo posto che gli ha permesso di conservare comunque il primo posto nel mondiale, anche se Rosberg ora è molto più vicino: ora tra i due della Mercedes ci sono solo 9 punti di distacco, con terzo Ricciardo che col podio di ieri si distacca di una ventina di punti dalle Ferrari.

Il 4 e il 5 posto del cavallino rampante nel mondiale piloti e il terzo in quello costruttori non possono bastare ad un team come la Ferrari, che ad inizio anno parlava di progetto di crescita e di molte vittorie e che invece non è mai salita finora sul gradino più alto del podio, dove perfino un diciottenne esordiente è riuscito ad arrivare.
Ora bisogna lavorare e rimettersi in carreggiata perchè gli alibi, adesso sono veramente finiti.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui