STEFANO BONACCINI PRESIDENTE REGIONE EMILIA ROMAGNA

L’Emilia-Romagna rimane saldamente in testa, tra le Regioni italiane, per la sua efficienza del sistema sanitario, seguita da Trentino-Alto Adige e Veneto. A decretarlo è l’Ips 2020, l’Indice di Performance Sanitaria, realizzato per il quarto anno consecutivo dall’Istituto Demoskopika sulla base di otto indicatori: soddisfazione per i servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, risultato d’esercizio, disagio economico delle famiglie, spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, democrazia sanitaria e speranza di vita. Dalla “fotografia” scattata all’interno del panorama italiano emergono sei realtà regionali “sane”, nove “influenzate” e cinque “malate”. A guidare la classifica dell’Indice di Performance Sanitaria 2020 c’è dunque l’Emilia-Romagna, con un punteggio pari a 107,7, poi Trentino-Alto Adige (107,6 punti) e Veneto (105,6).

“Non possiamo che essere orgogliosi per quanto certifica Demoskopica, e cioè che l’Indice di Performance Sanitaria della Regione Emilia-Romagna è il migliore in Italia – commentano Stefano Bonaccini, presidente della Regione, e Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute – Ma al di là delle classifiche, pur importanti, quel che conta per noi è la salute dei nostri cittadini. Per questo continuiamo a potenziare la rete dei servizi sanitari ospedalieri e di prossimità territoriale, obiettivi verso cui mettiamo ogni nostra energia. Così come investiamo, lo abbiamo fatto con oltre 23mila assunzioni nell’ultimo quinquennio, nel potenziamento del personale sanitario, a cui va tutto il nostro ringraziamento per la tenacia e l’abnegazione che continua a dimostrare anche in un periodo così difficile come quello che stiamo attraversando”.

Secondo Bonaccini e Donini la classifica non solo attesta che quello emiliano-romagnolo è il sistema sanitario più in salute del Paese, ma “conferma indirettamente quanto sia stata giusta la scelta che abbiamo fatto in Emilia-Romagna di abolire, già dal 2018, il superticket e il ticket per le prime visite nelle famiglie con più di un figlio, per difendere e rafforzare il nostro sistema sanitario pubblico e universalistico”.

L’Emilia-Romagna, infatti, risulta la meno toccata dal “disagio economico”, cioè dalla difficoltà espressa dalle famiglie che hanno dichiarato di non poter affrontare in alcuni periodi le spese necessarie per curarsi: se a livello nazionale nel 2019 le famiglie che hanno affermato di trovarsi in questa situazione sono state oltre 1,6 milioni, in regione si è registrato il numero più basso (1,9% sul totale regionale). Pertanto all’Emilia-Romagna va, anche in questa graduatoria parziale, il ranking migliore, con un punteggio di 112,7.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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