In alcuni territori italiani non piove da 110 giorni, e la situazione di siccità è in peggioramento” dichiara all’ANSA Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po. In decine di Comuni di Piemonte e Lombardia “sono già in azione le autobotti per l’approvvigionamento di acqua perché i serbatoi locali afferiscono a sorgenti che non ci sono più“.  Per 125 comuni, 100 in Piemonte e 25 in provincia di Bergamo, sono state richieste le misure di emergenza perché “la neve sulle Alpi è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia”.

Le sorgenti in alta quota e i ghiacciai hanno aiutato ad attutire il disagio nel mese di maggio, ma per il futuro c’è una vera emergenza: la richiesta di acqua per usi agricoli e industriali è destinata a crescere e sono finite le riserve. L’Osservatorio sulla siccità, che già aveva lanciato l’ allarme nei giorni scorsi, tornerà a riunirsi martedì 21 giugno, ma quella che sta colpendo il Po è la peggiore siccità degli ultimi 70 anni. La desertificazione sta mangiando tratti sempre più lunghi e profondi del fiume e questo ha conseguenze gravissime sulle coltivazioni, sulla biodiversità e sul settore idroelettrico, anche nell’immediato.

A cura di Elena Giulianelli  – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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