Siamo alla disperazione per molte famiglie che senza un reddito non riescono più a fare fronte ai canoni di affitto e alle rate dei mutui incorso, e, per questi motivi la tensione va ben oltre di quella che si registrava durante la crisi del 2008. Chi ha perso il lavoro, chi non riesce ad aprire le piccole e medie attività, chi non ha più reddito anche minimo, ora teme anche per la casa, per gli sfratti e per i pignoramenti.

Gli italiani sono dunque costretti a fronteggiare situazioni difficilissime e lo scenario è davvero preoccupante. I lavoratori precari ovviamente sono quelli più colpiti, ma va detto che l’incertezza rimane generale, nessuno può dire quanto durerà questo blocco e cosa sarà rimarrà in piedi alla riapertura delle imprese.

Qualche risposta è già arrivata dagli istituti di ricerca: per l’Organizzazione mondiale del lavoro, la pandemia provocherà 25 milioni di disoccupati, secondo lo Svimez ogni mese di lockdown costa all’Italia 47 miliardi, mentre l’Istat parla di uno “shock economico” senza precedenti. Il futuro delle stime però si declina al presente per chi ha già perso il lavoro e si trova senza reddito in questo momento.

Per non fare scattare controversie nei tribunali, che sarebbero ingestibile, occorre immediatamente attuare un decreto per bloccare le insolvenze che si stanno scaturendo per colpa del Covid-19.

A cura di Renato Lolli – Shutterstoc

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui