ELLY SCHLEIN POLITICO

Elly Schlein sembra vivere lontana dalla realtà e ad avere una visione “distorta” dalle vicende che riguardano il Paese e i cittadini, compresi i suoi stessi sostenitori o meglio quelli che dovrebbero parteggiare per Lei.

 Alcune sue recenti dichiarazioni e messaggi sui social.

In merito ai risultati delle votazioni: “A chi pensa che sia finita, io dico che abbiamo solo comnciato. Il cambiamento non è un pranzo di gala, è scomodo. Abbiamo un lavoro lungo davanti. Mettetevi comodi, siamo qui per restare. C’è un lavoro lungo da fare coinvolgendo partito e territori. Andiamo avanti con le nostre battaglie. Non ci spaventano gli attacchi. Siamo qui per fare esattamente quello che diciamo. Noi non ci fermiamo, abbiamo da ricostruire una prospettiva e da dare una speranza a questo paese. Come si dice dalle mie parti: teniamo botta”!

Sulle Armi all’Ucraina: “Il governo sta rallentando l’attuazione, mettendo in difficoltà i comuni e rischiando di farci perdere un’occasione storica. Non possiamo accettare che i fondi vengano sottratti a finalità previste andando in un’altra direzione. Togliere i fondi dai nidi per metterli sulla produzione di armamenti per noi non è accettabile, il PD ha presentato emendamenti al Parlamento europeo su questo tema”! Ma i DEM al Consiglio UE hanno votato a favore, ignorando il suo pensiero.

Riguardo alla guerra in Ucraina: “il Pd ha due punti fermi. A) non abbiamo dubbi sul pieno supporto all’Ucraina con ogni mezzo necessario per la difesa, così come siamo favorevoli all’avanzamento di una difesa comune europea. B) non è accettabile usare le risorse del Pnrr per produrre munizioni ed armamenti.”

Nuove tasse e nuova patrimoniale sembrano rientrare in un progetto di revisione fiscale che la SCHLEIN porta avanti con totale determinazione cercando di eludere altre situazioni collaterali come la crescita economica e la produttività. Non a caso il premio Nobel James Buchanan, afferma che la predisposizione di una nuova imposta, nello specifico un’imposta patrimoniale, fornisce un alibi di risorse aggiuntive per alimentare la spesa pubblica. In questo modo si rimanda in avanti all’infinito ogni progetto politico che metta insieme l’efficientamento e la riduzione di questa spesa con la spinta alla crescita della produttività e del reddito, grazie alla promessa credibile di ridurre in maniera permanente e consistente il peso fiscale sui cittadini.

 A prendere le sue difese, in merito ai risultati elettorali, quale suo personale “assistente” ritorna in pieno campo Francesco Boccia che afferma: “Elly non c’entra niente, è arrivata il 12 marzo, quando le alleanze e i candidati erano già stati scelti”.

Ma non è forse LUI l’artefice di questo “gioco politico”? E non era forse LUI il responsabile degli Enti locali della segreteria Letta? Tenta di rimediare ricordando: “Alle amministrative 2022 avevamo vinto ovunque, poi abbiamo perso le elezioni”. Tale affermazione non è corretta basta rivedere i dati pubblicati anche da “Pagella Politica” nel 2022 si è votato in 22 capoluoghi, con un risultato di 12 a 10 per il centrodestra e non era forse LUI in “responsabile delle elezioni per il PD?

In fondo il suo vero ruolo è sempre stato quello di “braccio destro” da Prodi a D’Alema, da Emiliano a Conte, da Zingaretti a Letta.

Quale sarà il futuro di Elly Schlein?

A cura di Pierluigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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