JUSTIN TRUDEAU PRIMO MINISTRO CANADA
ELLE dal 2006 è la più diffusa rivista di moda al mondo, con 42 edizioni internazionali in oltre 60 paesi, più di 20 milioni di lettori e 180.000 abbonati. Conta di 16 siti internet in tutto il mondo, che sono visitati da circa 1 milione di visitatori. inizialmente lanciata come settimanale, Elle è poi diventata un periodico mensile, distribuito nella pratica versione travel size durante il periodo estivo per renderlo pratico e poco ingombrante.
Canada, agosto 2024
Il Canada ormai condizionato dalla religione “woke”, lo si può identificare come uno dei Paesi più Lgbt-friendly dell’intero pianeta. tanto è vero che il progressismo del premier Justin Trudeau ha creato non poche tensioni internazionali, come le evidenziate preoccupazioni manifestate in merito ai diritti arcobaleno nell’Italia di Giorgia Meloni o sui contenuti della “guida” per i viaggiatori Lgbt finalizzati a evidenziare i rischi che potrebbero accadere in alcuni stati americani.
la conseguenza è “la linea arcobaleno” è quella ufficiale e “Elle” nella sua edizione canadese lo ha ben evidenziato.
Per la cronaca, ricordiamo che il 19 agosto “Elle Canada” ha pubblicato un articolo sul suo sito internet dedicato alle “Eight incredible Canadian Women” (otto incredibili donne canadesi).
Un elenco redatto per elogiare ed evidenziare particolari artiste, attiviste e altre figure femminili che hanno tracciato un solco nel percorso socio politico del paese.
Ma ecco che balzano alla vista dei lettori due nomi quelli di Vivek Shraya e Fae Johnstone. Entrambe sono “donne trans“, ovvero nate “uomini”. La prima è musicista, scrittrice e imprenditrice, la seconda è la Direttrice della società di arcobaleno “Wisdom2Action”.
Molti i lettori che hanno criticato aspramente, ovvero inserire le 2 trans nel prezioso elenco, tanto che “Elle Canada”  ha dichiarato che ogni persona deve essere libera di esprimersi come desidera ma tale “frase” ha indispettito maggiormente i lettori e, per trovare un compromesso ha modificato il titolo in “Eight incredible Canadian” eliminando la parola “Women” (donne).
Ma, il 2 settembre, pressata ancora delle polemiche, nell’articolo riproposto è stato evidenziato: “L’articolo originale rappresenta le opinioni di una personalità politica ma non riflette le opinioni degli editori di ELLE Canada e della sua società madre, KO Media o di qualsiasi altra affiliata di ELLE. In seguito a una serie di messaggi preoccupanti pubblicati online e ricevuti dalla nostra rivista, l’editore ha scelto di modificare la versione originale dell’articolo per proteggere la sicurezza di tutti. Anche la sua firma è stata rimossa. La versione originale dell’articolo è ancora disponibile in versione cartacea, nel nostro numero di settembre“.
Tale fatto ha scatenato l’inferno e critiche pesantissime, tra le quali una in particolare in cui si afferma: “Mi dispiace per i 19 milioni di vere donne in Canada che sono state ignorate”.
“Elle Canada” non ha replicato ma ha cancellato dal sito la marea di commenti pervenuti tra cui alcuni ignobili, ma la storia non è certamente finita!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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