C’è stato da sudare – in alcuni casi tutta la notte – negli uffici comunali per tappare i buchi causati dalla “fuga” in massa di presidenti di seggio e scrutatori designati, ma alle 7 di mattina le sezioni con le urne sono state tutte regolarmente aperte, come certificato dal Viminale.

Per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari aveva votato alle 23, ora di chiusura dei seggi, poco meno del 40% degli aventi diritto (39,38%). Per le regionali l’affluenza è stata del 41,37%. Sempre alle 23 l’affluenza per le Comunali è stata del 49,60%.

I seggi hanno riaperto questa mattina alle 7 e si può votare fino alle 15.

Le prescrizioni anti-Covid – gel, mascherine, percorsi separati, matite sanificate – non hanno creato particolari disagi, al di là di alcuni episodi di positività al Coronavirus che hanno costretto a sospendere temporaneamente le operazioni elettorali. Per il Referendum sono chiamati alle urne 46.415.806elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Per le Suppletive del Senato gli aventi diritto al voto sono 427.824 per la Sardegna e 326.475 per il Veneto. Le elezioni regionali (in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia) interessano 18.471.692 elettori e un totale di 22.061 sezioni. LeA mministrative si svolgono, invece, in 957 comuni per un totale di 5.703.817 elettori.

Alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini delle suppletive, del Referendum e delle Regionali. Gli scrutini delle Amministrative cominceranno alle 9 di martedì. Gli appelli – anche via social – lanciati dai Comuni alla fine hanno funzionato. I sostituti sono stati trovati e le sezioni si sono potute costituire.

A cura di Renato Lolli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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