IL PRESIDENTE DELL’UCRAINA VOLODYMYR ZELENSKY

Zelensky: “Questa è una guerra contro l’Europa e i suoi valori
“Questa non è una guerra contro l’Ucraina ma contro l’Europa, contro i valori che ci uniscono. Sono certo che cercherete di fermare la guerra come stanno facendo gli ucraini”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo con un video alla manifestazione a favore della pace e in solidarietà dell’Ucraina in corso a Firenze.

Le forze armate russe hanno circondato le città ucraine e le vogliono distruggere. Bombardano 24 ore su 24, bombardano le cliniche, le chiese, le piazze, che sono come le vostre”. Lo ha detto Volodymyr Zelenskyj, intervenendo in collegamento video con la manifestazione di Eurocities a Firenze.

“Sono a Kiev, in via Bankova, fino alla fine, fino alla vittoria”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video di stanotte su Instagram in cui si mostra in strada, nella via della capitale ucraina dove hanno sede gli uffici presidenziali.

Il presidente ucraino Vlodomyr Zelensky chiede il “rilascio immediato” di Ivan Fedorov, sindaco della città di Melitopol. “Ieri gli occupanti hanno rapito il sindaco di Melitopol – ha detto Zelensky nel suo nuovo intervento – La nostra richiesta è semplice: il suo rilascio immediato”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver offerto al premier israeliano Naftali Bennett la possibilità di organizzare colloqui tra Ucraina e Russia a Gerusalemme.

Ad oggi più di 960.000 ucraini sono rimasti senza elettricità e 260.000 senza gas. Lo riferisce il quotidiano ucraino online ‘Ukraïns’ka pravda’. Nonostante il danno significativo, le compagnie energetiche ucraine stanno facendo ogni sforzo – comunica il ministero dell’Energia – per mantenere il funzionamento stabile del sistema energetico e le squadre di pronto intervento stanno lavorando 24 ore su 24 nonostante il rischio per la vita. La situazione più complicata per quanto riguarda l’energia elettrica si rileva nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Cernihiv.

La moschea di Soleimano a Mariupol non è stata colpita dai bombardamenti, così come sostenuto dalle autorità di Kiev. “I russi stanno bombardando l’area… che si trova a 2 chilometri dalla moschea, e una bomba è caduta a una distanza di 700 metri dalla moschea”, ha detto il presidente dell’Associazione che gestisce la moschea. “Almeno 86 cittadini turchi si trovano ancora a Mariupol e l’associazione sta cercando di aiutarli a uscire dalla città”. Secondo il presidente, l’associazione ha tentato quattro volte di evacuare i turchi con un convoglio “ma i russi non ci hanno fatto passare” dai posti di blocco. “Ci proveremo una quinta volta”, ha detto.

Secondo l’agenzia Tass, il presidente russo Vladimir Putin, nella telefonata con l’omologo francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha parlato di violazioni del diritto internazionale umanitario da parte delle forze di sicurezza ucraine e ha chiesto loro di fare pressione su Kiev per fermare “le azioni criminali dei battaglioni nazionalisti ucraini”. Scholz e Macron hanno incalzato il leader russo Vladimir Putin, chiedendo una tregua immediata in Ucraina. In 75 minuti, i due leader hanno chiesto “l’inizio di una soluzione diplomatica del conflitto. Su altri contenuti del colloquio – si legge nel comunicato – è stato concordato il silenzio”.

Il messaggio del Papa: “Fermatevi! Pensate ai bambini”
“Mai la guerra! Pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici…In nome di Dio fermatevi!”. Papa Francesco in un tweet chiede di pregare per l’Ucraina. Il messaggio è diffuso, oltre che nelle nove lingue ufficiali dell’account del Papa, anche in russo e in ucraino.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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