Il C.t. della Nazionale italiana Roberto Mancini

Che le colpe non siano tutte sue, non ci piove, ma il CT della Nazionale deve anche smettere di recitare le “litanie” quando le cose vanno da pena, perché il ruolo è il suo e le colpe pure, diversamente non resta che fare i bagagli, cosa che già avrebbe dovuto essere da qualche mese.

Poi sarebbe anche ora di smetterla di esaltare calciatori che hanno un’unica preoccupazione: guadagnare di più e quando è ora sembrano vitelli mandati al macello, tanto sono privi di ogni amor proprio, di grinta e voglia, altro che onorare la maglia, compresa quella della Nazionale.
Siamo a fine stagione, ma ci sono delle partite da giocare, anche contro avversari che dovrebbero essere stimolanti per metterci impegno ed invece? Ne chiami quaranta e dieci hanno qualche bubù per cui arrivano e tornano a casa, tre giorni e se ne va qualcun altro e così via …. Ma cosa la si chiama a fare certa gente? Ma che vadano al mare, e che ci restino anche!
Qui, in Italia intendo, si parla, tanto e sempre, ma poi che siano riforme, economia, politica, calcio, o se il caffè è meglio con o senza zucchero, che cosa si conclude? Un bel cavolo di niente.
La Nazionale ha chiuso un ciclo, ma il prossimo con chi lo apriamo? In difesa fai fatica a trovarne tre che fanno i titolari, a centrocampo poco cambia ed in attacco giri sempre intorno ad Immobile e Belotti, che di due non ne fanno uno buono, oppure per trovare un italiano titolare arrivi all’undicesima in classifica, che sembrano Pelé ed Eusebio, ma solo nei deliri di noi giornalisti …. Che poi gli diamo cinque in pagella …. Per pietà.
In ogni caso Mancini faccia ciò che vuole, persino continuare ad andare a testa alta, magari solo perché ha il torcicollo.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui