La morte di Pantani non è chiara dopo la riapertura del caso voluto fortemente dalla famiglia. La procura di Rimini, che lo scorso agosto ha infatti aperto un nuovo filone con l’ipotesi di omicidio, ha messo gli occhi su di un fax inviato alle 20.50 del 16 febbraio 2004 dal medico legale Giuseppe Fortuni al magistrato di Rimini Paolo Gengarelli che lo aveva incaricato di eseguire l’autopsia sul corpo del ciclista romagnolo.
La vistosa e inspiegabile incongruenza tra i due orari che tentano di fissare la fine della vita per Pantani è stata portata alla luce da Marco Bonarrigo sul Corriere della Sera. L’orario riportato dal rapporto compilato da Fortuni è stato confermato dalla recente perizia del professor Francesco Maria Avato, il consulente della famiglia Pantani che ha posticipato la morte di un quarto d’ora. “Per quale motivo formalizzare un orario di morte incompatibile con le evidenze scientifiche?”, si chiede Bonarrigo evidenziando che sull’orario del decesso spunta un altro aspetto inquietante.
Il mistero continua, ma il caso è del tutto riaperto per conoscere la verità fino in fondo.