Il tema allenatori continua a tenere banco, d’altronde, ne abbiamo viste succedere più negli ultimi dieci giorni che in tante stagioni passate; Conte era “scappato” dalla Juve nel 2014 e chi poteva prevedere il ritorno di Allegri, nella stessa Juve, dopo che appena due anni fa lo avevano messo alla porta perché vinceva ma non divertiva?

Magari Antonio si è sentito tradito per il cambio dei programmi, però i cinesi e gli altri stranieri che irrompono in Italia dovremmo aver imparato cosa ci vengono a fare, dato che se non gli fanno costruire, come vogliono, lo stadio, poi se ne escono in malo modo e ne hanno per tutti!
Di alternative Conte ne ha e magari andrà davvero a Madrid per fare quello che gli è sin qui riuscito benissimo: rilanciare una formazione che ha necessità di un timoniere che sa usare carota ma ancor di più bastone.

Ed a Max basterà l’addio di Paratici per riprendere in mano una situazione un tantino ingarbugliata dopo due stagioni di “bel gioco” ed altrettanti siluramenti a mister più dispensatori di promesse che di realtà? Serviranno alcuni cambiamenti nella rosa bianconera per tornare ad avere certe ambizioni ed a seguire i rumors dei nomi, si parla di questo e quello, di milioni come noccioline, ma le casse di Madama sono davvero così piene da trasformare i “desiderata” in realtà?

Che dire poi di Ringhio Gattuso, separato in casa di ADL da ormai tanti mesi, cui è sfuggita la qualificazione Champions proprio sul filo di lana ed in un modo che ha lasciato e lascerà moltissimi dubbi sul perché, ma non certo determinata da un’eventuale super prestazione di un Verona, che ha giocato la sua partita senza strafare? Dire sì alla Fiorentina sarà stata la scelta giusta? Non sarebbe stato meglio attendere qualche giorno per decidere su quale panchina sedersi?

Difficile anche non pensare a Simone Inzaghi, l’Inzaghino che lascia la Lazio dopo ventidue anni da calciatore e mister, e che appena poche ore prima della grande fuga aveva trovato l’accordo con il Presidente per prolungare il matrimonio? Traditore attaccato al denaro o innamorato che dice basta dopo qualche incomprensione e tiramolla, stanco di essere apprezzato non da tutti? Certo dire no all’Inter era difficile, ma davvero impossibile?
Mettiamo nel mucchio anche lui, Josè il Number One, che se ne va da Londra con la gerla piena di soldi, anche futuri, e ne riempie un’altra giallorossa, quasi fosse Babbo Natale al contrario, anche se qui il discorso è più da anti-Robin Hood: toglie agli indebitati per dare …. al ricco! Pensare all’eroe del triplete nerazzurro è ciò che riempie le menti dei tifosi romanisti, ma Muo è ancora quello e, soprattutto, la Roma sarà all’altezza di quell’Inter?

Di seguito ecco riapparire Spalletti, bravo certamente, ma anche uno che ultimamente sembra essere più calato nella parte dell’attore-filosofo che dell’allenatore; magari questo è il motivo per cui lui ed ADL si sono scelti, ma la questione è ben diversa dal girare un film ed è sperabile, per il Napoli e per i suoi tifosi, che il primo faccia “solo” il Presidente, magari muto, ed il secondo torni ad essere “solo” un allenatore.
Dalla lista non si può escludere Maurizio Sarri, il Comandante, che si è goduto i soldi juventini e potrebbe pure continuare a farlo, lui mister proletario che voleva far giocare a calcio tanti ricchi vanitosi e che per conoscere il più ricco ha dovuto andarlo ad omaggiare in vacanza!

Sono tante le panchine cui il mister toscano è stato accostato in questi mesi, senza per altro sgravare il cassiere della Juve dal provvedere al bonifico mensile, e Roma pare essere la città della svolta (anche per il cassiere bianconero), augurandogli che la Lazio non gli riservi un’altra sorpresa come quella giallorossa, che a rivederla in chiave ciclistica pare un Mondiale di tanti anni fa …. Bitossi …. Bitossi …. Bitossi …. Basso! ed è diventata Sarri …. Sarri …. Sarri …. Mourinho!

Il resto non è contorno, ma al massimo antipasto, magari il formaggio, perché Milan ed Atalanta sono rimaste, giustamente, com’erano e ci sarà tempo per decidere chi siederà nella Genova doriana, al Sassuolo, in casa di Giulietta, a Udine e così via, con il “maleducato” Juric a fare una bella coppia con l’altro poco educato Cairo, Miha ancora a Bologna e Preziosi che per ora conferma Ballardini, magari fino a settembre, massimo ottobre, giusto perché non ci si annoi, come ormai d’abitudine.

L’ultima considerazione è per la Salernitana, meritatamente tornata in A, che il duo Lotito-Mezzaroma deve vendere e di cui si è interessato un Fondo australiano che pare, a sentire un suo presunto rappresentante, avrebbe offerto qualcosa come 100 milioni per l’acquisto; quello che fa venire subito l’orticaria però è il sentir parlare anche qui, di stadio e di centro sportivo da costruire, le sole cose che interessano del mondo del calcio, il business, i soldi da spendere (magari da riciclare) per …. passare ad incassare subito dopo, e poi ci scandalizziamo-lamentiamo della SuperLega!!!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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