Appena arrivate sul mercato, le sigarette elettroniche avevano riscosso un discreto successo. Tuttavia, secondo uno studio pubblicato su Tobacco control, le e-cig sarebbero sì sicure, ma non aiuterebbero più di tanto a smettere di fumare.

Lo studio si concluderà nel 2019: questa è la prima ricerca al mondo sull’efficacia e sicurezza a lungo termine delle sigarette elettroniche.

L’indagine è realizzata da un gruppo di ricercatori di diversi enti italiani, tra i quali l’Istituto Superiore di Sanità, le università di Chieti, Torino, Catania, Parthenope di Napoli, Milano, Sapienza e Cattolica di Roma. Nello specifico, lo studio ha coinvolto 932 fumatori di e-cig, sigarette tradizionali, o entrambe. Dopo 24 mesi di follow-up, il 42,4% degli e-smokers continuava a fumare solo sigarette elettroniche; il 18,8% aveva abbandonato qualunque tipo di sigaretta; il 38,9% era ricaduto nel fumo tradizionale.

Tra i fumatori tradizionali, il 75,6% continuava a fumare sigarette classiche; il 23,1% aveva invece smesso.

Infine, tra i fumatori di entrambi i tipi di sigarette, il 57,4% aveva abbandonato le e-cig, ma non le sigarette classiche; il 16,6% continuava a fumare entrambe; l’26% aveva smesso di fumare sigarette tradizionali.

Sono stati registrati 38 casi di infiammazione alle vie respiratorie superiori, e 38 nuovi casi di patologie gravi potenzialmente legate al fumo. Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e tra gli autori dello studio, ha spiegato come “lo studio conferma che la sigaretta elettronica può essere un’alternativa per gli ex fumatori per non tornare a fumare sigarette, ma la sua efficacia per smettere di fumare è minima”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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