Allarme dell’Unione Nazionale Consumatori: “Stangata di quasi 1000 euro annui a famiglia: 107 per cibo e bevande, 874 per abitazione, elettricità e combustibili. Il Governo rinvii la fine scadenza del mercato tutelato del gas”.

Rincari a 360 gradi, dalle spese per l’energia ai beni alimentari, passando per i prezzi dei trasporti aerei.

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat sull’inflazione di ottobre, resi noti ieri, per stilare le classifiche dei rialzi sia annui che mensili.

Quadruplicato il prezzo dell’energia elettrica del mercato libero su base annua

Per i rincari annui, non solo vince per la seconda volta l’Energia elettrica del mercato libero, ma il prezzo quadruplica rispetto a ottobre 2021 con un pazzesco +329%, oltre tre volte e mezza la luce del tutelato, ferma a +91,5%.

Per gli aumenti mensili il record spetta sempre al mercato libero, con il gas al 1° posto che segna un astronomico +63,9% sul mese precedente, a fronte di una variazione congiunturale nulla del gas del mercato tutelato.

L’appello al Governo dell’Unione Nazionale Consumatori – “Chiediamo che il Governo Meloni rinvii la fine scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023, tra due mesi appena, e che intervenga anche su quello della luce, visto che per le microimprese scade il 1° gennaio 2023. In un momento di prezzi impazziti serve mantenere sia il ruolo di Acquirente unico che di Arera, per la fissazione dei prezzi di riferimento, una funzione che, come dimostra il divario tra il libero e il tutelato, è fondamentale. Lasciare famiglie e imprese in balia del presunto mercato libero dell’energia vuol dire abbandonarle nel momento più difficile che si possa immaginare” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il rialzo dei costi energetici rimbalza a pioggia anche sui prezzi di beni di consumo e alimentari.

Nella classifica dei rincari annui, dopo il primato dell’Energia elettrica del mercato libero (+329%), troviamo al 2° posto i Voli internazionali che volano del 113,2% su base annua. Medaglia d’argento per il Gas di città (libero + tutelato) con +105,7%, ma con il tutelato che si ferma a meno della metà con +43%. Al 4° posto Energia elettrica mercato tutelato con +91,5%, meno di un terzo rispetto al libero. Al 5° l’Olio diverso da quello di oliva, che con +56,1% vince per gli alimentari, seguito dal Burro, 2° con +42,9%. Aumentano i Voli nazionali (+40%), il Gasolio per riscaldamento (+36,4%), tra gli alimenti lo Zucchero +35,9% e il riso +30,6%su ottobre 2021.

Su anche i prezzi del Latte conservato (+29,4%), della margarina (+28,2%), del Gpl e metano (+27,2%), dei vegetali freschi (+25,1%), della farina (+23,7%), della pasta (fresca, secca e preparati di pasta), +22,5%, delle uova (+18,7%) e del pane che sale a +15,9%.

“Non solo l’inflazione non rallenta la sua corsa, ma accelera in maniera esponenziale, con un balzo del 3,5% in appena un mese, che in termini di aumento del costo della vita significa una stangata a famiglia pari in media a 975 euro su base annua, 107 per cibo e bevande, 874 per abitazione, elettricità e combustibili. Se poi si considera l’inflazione tendenziale, pari a +11,9%, la mazzata annua vola in media a 3324 euro, 2016 per l’abitazione, 761 per mangiare e bere” afferma ancora Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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