Serviva un punto a Siena per avere la sicurezza del terzo posto finale ed un punto è arrivato.

Il fatto che non sia stata una chissà quale partita ha una qualche importanza? A cosa sarebbe servito rischiare, considerando che eventualmente era il Siena a dover provare a vincere per rincorrere un playoff rimasto invece distante un punto?

Bisognava difendere la posizione rispetto al Pescara che, fermato in casa dall’Imolese, ha perso il quarto posto a favore dell’Entella, quindi il traguardo è stato raggiunto.

Ora, nel mezzo di qualche nuovo scossone societario, ci sarà il tempo di riflettere e persino di riposare un po’, cosa che servirà non solo fisicamente, ma ancora più mentalmente.

Sempre se non si cercherà, come solito, il pelo nell’uovo, sempre se la si smetterà di considerarsi più di ciò che si è; il passato è passato e la dignità non si misura dalla categoria, ma dalla consapevolezza e dall’umiltà di vivere il presente e operare perché il futuro sia possibilmente migliore.

Ognuno di noi ha la medicina giusta per risolvere i problemi, per vincere a mani basse, peccato però che le decisioni siano di altri e semmai, se si ha davvero a cuore la famosa maglia, queste vadano supportate, senza stare sempre a criticare.

I playoff sono stati raggiunti ed in buona posizione, certo ci sono stati alti e bassi, alcuni sconcertanti, ma stiamo parlando del Cesena, non del Real Madrid, forse è meglio non dimenticarlo.

Quello che poi sarà il finale di stagione lo vedremo, augurandoci (e credo di non parlare solo per me) che i ragazzi diano tutto; se ci sarà chi dimostrerà di essere migliore, pazienza, basta che comunque ci sia quella dignità che sa rendere accettabile anche una sconfitta.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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