TAMPONI RAPIDI IN FARMACIA, TAMPONE RAPIDO, CORONAVIRUS, COVID 19, VERINO PRO

Non era ancora terminato il mese di Gennaio 2020, uno dei più freddi non tanto per le temperature, ma perchè una coppia di turisti cinesi, 66 anni lui, 65 lei, in vacanza nella capitale italiana e originari dalla provincia di Wuhan avverte sintomi influenzali diversi dal solito raffreddore. Alloggiano all’hotel Palatino, nel cuore di Roma. Alle cinque del pomeriggio lui accusa febbre alta per questo la moglie decide di contattare la reception e chiedere un medico. Scatta subito il sospetto e viene chiamato il 112 poi l’ambulanza, direzione Ospedale Spallanzani tra i migliori in Italia per le malattie di virus e batteri oltre a microorganismi. Il tampone che viene effettuato al marito conferma la positività al Sars-Cov-2. Il virus ha fatto ufficialmente il suo ingresso in Italia.

Il giorno seguente cattano subito le prime verifiche per ricostruire il viaggio dei due cittadini cinesi ed evitare assolutamente qualsiasi rischio ulteriore di contagio. La coppia era arrivata una decina di giorni prima in Italia, allo scalo di Malpensa, insieme ad un gruppo di turisti, anche loro cinesi, composto da circa 20 persone. Quando si apprende la notizia della positività il gruppo si trova su un autobus, in direzione Cassino. Viene prontamente scortato e condotto allo Spallanzani per scoprire se il virus si è già diffuso. Miracolosamente i tamponi sui loro compagni di viaggio danno tutti esito negativo.

E intanto la stanza all’Hotel Palatino dove i due cinesi avevano soggiornato viene sigillata e igienizzata. La notizia si diffonde nel nostro paese come a macchia d’olio
A tarda sera, il premier Giuseppe Conte annuncia agli italiani che il virus circola tra di noi. Viene chiuso il traffico aereo da e per la Cina. “Siamo il primo Paese dell’Ue ad adottare una misura cautelativa di questo genere” precisa il premier”. Se fino a pochi giorni prima il Covid era uno strano, sconosciuto ma lontano virus, nato – si pensava – nel mercato del pesce di Wuhan, ora la minaccia diventa più vicina.

Alla fine del mese viene diramato il bollettino numero 1 dell’ospedale romano: le condizioni dei due sono soddisfacenti. Diventerà un rito quotidiano, letto in diretta tv dai vertici dell’ospedale. Non c’è da allarmarsi, i due turisti sono gli unici due casi nel nostro Paese, le condizioni di salute sono stazionarie. “La situazione è seria ma non bisogna fare allarmismi, la situazione è sotto controllo” assicura il ministro della Salute Roberto Speranza.

Il 4 Febbraio si apprende dal bollettino medico dello Spallanzani che le condizioni si sono aggravate “a causa di una insufficienza respiratoria“. Tutto gli italiani seguono la triste storia della coppia con il fiato sospeso. Le immagini degli ospedali di Wuhan, della gente che urla dai balconi, la paura di un Paese lontano diventa sempre più la nostra. Le cure: inizia un lungo ricovero, fatto di crisi respiratorie e una cura a base di antivirali combinati ad antinfiammatori. Lui, con una polmonite interstiziale bilaterale si aggrava prima, lei lo segue a breve. Allo Spallanzani si tenta di tutto, i farmaci, l’intubazione e la terapia intensiva. Pratiche che con il tempo diventeranno tragicamente familiari.

Nel frattempo il 20 febbraio 2020 all’ospedale di Codogno arriva l’esito del tampone di un giovane paziente, Mattia Maestri: positivo. Per tutti diventerà il “paziente 1”. In quel momento tutto cambia, Mattia è il primo positivo italiano, il virus arrivato dalla Cina è tra noi. La notizia sconvolge l’Italia, il tracciamento dei contatti che ha portato al suo contagio è un rebus irrisolvibile.

A metà Febbraio a Vo’ Euganeo, in provicia di Padova, si registra anche la prima vittima. In provincia di Lodi dieci comuni vengono per la prima volta bollati come “zone rosse“. Wuhan non è più così lontana. Iniziano giorni lunghissimi, fatti di numeri, che indicano contagi, ricoveri e decessi che tragicamente si rincorrono. Ma dietro questi numeri ci sono le persone, intere famiglie devastate dal virus per quello che sarà il più lungo lockdown della storia nazionale e in modo parallelo del mondo.

Si arriva al mese di Marzo e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dal giorno successivo, fino a metà marzo, anche se non sarà così perchè i giorni aumenteranno.

Il 9 marzo 2020: l’Italia intera entra in lockdown a causa della pandemia di Covid-19.

19 marzo 2020: all’ospedale Spallanzani i due cinesi vengono dimessi, ce l’hanno fatta, e lasciando lo Spallanzani consegnano un messaggio di ringraziamento per gli italiani e per i medici che li hanno salvati. Era iniziato tutto con loro, a fine gennaio. A marzo il loro incubo finiva. Il nostro era appena iniziato e non ne sciamo ancora usciti. Anche se da Magrini (AIFA), proprio oggi sono arrivate parole di una probabile svolta dopo diversi studi che hanno accelerato il percorso e la diffusione di un nuovo vaccino naturale e di farmaci efficaci.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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