Il 17 agosto il Ministero dell’Interno aveva pubblicato un report, redatto dalla direzione centrale della Polizia criminale, l’elenco dei latitanti (62 persone tra ‘ndrangheta, camorra, criminalità pugliese, cosa nostra) tra cui 6 considerati tra i più pericolosi: tra questi oltre Matteo Messina Denaro figura Raffaele Imperiale, il ras di Castellammare specializzato in traffici internazionali e riciclaggio di denaro. E proprio Imperiale è stato arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli e condotte dal Gico di Napoli e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto dei Servizi Centrali della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.

Nato a Castellammare di Stabia il 24 ottobre 1974, era agli inquirenti, all’inizio, come “Lello di Ponte Persica“, nel tempo è di costruire un imponente network di trafficanti internazionali, in particolare di cocaina. L’attività di brokeraggio internazionale ed il rapporto d’affari con la criminalità organizzata partenopea sono stati cristallizzati nella prima decade del 2000, quando sono stati documentati contatti con camorristi del clan Di Lauro di Secondigliano, tra cui Elio Amato ed Antonio Orefice.

Il patrimonio illecitamente accumulato gli ha permesso di acquistare sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di valore inestimabile, rubati nel 2002 ad Amsterdam in Olanda e ritrovati dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli in una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016.

Erano “La Spiaggia di Scheveningen”, del 1882, e la “Chiesa di Nuenen”, del 1884, entrambi di dimensioni contenute. Si tratta di due opere d’arte considerate tra le più ricercate al mondo, inserite dall’F.B.I. tra le “top ten art crimes” e il cui valore pare sia stimato in 100 milioni di dollari. I due celebri dipinti vennero poi esposti per venti giorni al Museo di Capodimonte a Napoli, accanto alla sala del Caravaggio, prima di fare ritorno ad Amsterdam. Il 22 gennaio scorso Raffaele Imperiale ha rilasciato un’intervista al giornale “Il Mattino” dichiarandosi estraneo alla vicenda, asserendo di aver comprato i preziosissimi quadri in quanto appassionato di Arte.

Il Ministero di Giustizia sta perfezionando le intese per completare la procedura di estradizione in tempi brevi.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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