MARIO DRAGHI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Ha citato Torquato Tasso, toccato l’argomento del PNRR e le strategie in campo per contrastare la crisi energetica.

Mario Draghi è intervenuto così, a tutto tondo, a Sorrento e alla presenza di Sergio Mattarella, ai lavori del forum “’Verso Sud – Strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo’, promosso dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna.

“La struttura del PNRR prevede che lo stanziamento di finanziamenti sia vincolato al rispetto delle scadenze, al raggiungimento di precisi obiettivi. Dobbiamo procedere rapidamente con l’agenda di riforme concordata con l’Unione Europea, per non perdere accesso ai finanziamenti e superare le fragilità strutturali che hanno rallentato la crescita dell’Italia e del Sud”.

Il premier è intervenuto anche sull’annoso argomento della crisi energetica e, in merito agli accordi con l’Algeria, ha affermato “Vogliamo accompagnare la transizione energetica nell’intera regione e contribuire, insieme alle autorità locali, a creare nuova occupazione e opportunità di crescita”.

“Lo sviluppo dell’area mediterranea non può essere visto soltanto sotto il profilo delle politiche di coesione. È, piuttosto, la risposta a una lunga serie di sfide comuni: l’autonomia energetica, la tutela dell’ambiente, il miglior inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro. Va incontro all’esigenza di una maggiore integrazione europea, di una più forte proiezione dell’Europa nel Mediterraneo. E dobbiamo costruirlo insieme – Governo e Regioni, pubblico e privato, Nord e Sud. Un diverso corso della storia è possibile. Tocca a noi fare in modo che non resti un miraggio, ma diventi realtà”.

Investire nelle infrastrutture del Sud per facilitare il trasporto merci

“Oggi l’area mediterranea ha un livello di integrazione inferiore alle sue potenzialità. Circa il 90% del commercio nel Mediterraneo avviene tra Paesi dell’Unione Europea. Appena il 9% sono scambi tra l’Europa e la sponda Sud del Mediterraneo. Solo l’1% sono scambi tra paesi della sponda Sud. Per invertire la rotta, investiamo innanzitutto nelle infrastrutture. Oltre metà dei fondi del PNRR e del Fondo Complementare in progetti infrastrutturali sono destinati al Mezzogiorno. Stanziamo 1,5miliardi per i porti al Sud, per renderli più efficienti, sostenibili, moderni. Potenziamo l’alta velocità e miglioriamo il collegamento del sistema portuale al resto della rete, per facilitare il trasporto di merci. Dobbiamo rafforzare la cooperazione tra Paesi del Mediterraneo anche nella politica energetica”

Pnrr: “Avanti rapidi con le riforme per non perdere fondi

Celerità, innanzi tutto: non è più il momento di perdere tempo stando alle parole del presidente del Consiglio: “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina almeno il 40% dei fondi al Sud -finanziamenti che si sommano a quelli del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Con il PNRR riduciamo i divari territoriali nei servizi, in particolare nell’istruzione, tramite investimenti mirati nella scuola, nella ricerca, nelle università. Dobbiamo fare in modo che tutti i cittadini italiani possano accedere a servizi della stessa qualità e con la stessa facilità”, ricorda Draghi.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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