L’Italia “L’economia internazionale è in peggioramento e questo peggioramento ha cominciato a colpire il nostro Paese. La politica economica che abbiamo seguito in questi mesi ci mette però su basi solide e mostra un possibile percorso da seguire: crescita economica, giustizia sociale, sostenibilità dei conti pubblici sono compatibili tra loro e rafforzarsi a vicenda”.

“Dalle illusioni autarchiche del secolo scorso alle pulsioni sovraniste che anche recentemente a lasciare l’euro, l’Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola”. Ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo al Meeting di Rimini. “Il posto dell’Italia è al centro dell’Unione europea – ha aggiunto Draghi – è ancorato al Patto Atlantico, ai valori di democrazia, libertà, progresso sociale e civile che sono la storia della nostra Repubblica. E’ con questa visione che i nostri padri e i vostri nonni hanno ricostruito l’Italia e reso la nostra economia una delle più dinamiche al mondo e il nostro stato sociale tra i più generosi”. “L’Italia – ha proseguito – ha bisogno di un’Europa forte tanto quanto l’Europa ha bisogno di un’Italia forte“.

Poi continua sull’emergenza energetica e la crisi economica: “La crisi energetica dovuta all’invasione russa dell’Ucraina ha richiesto rapidità d’azione. In pochi mesi abbiamo ridotto in modo significativo le importazioni di gas dalla Russia. Un cambio radicale della politica energetica italiana. Abbiamo stretto nuovi accordi per aumentare le forniture, dall’Algeria all’Azerbaigian. Gli effetti sono stati immediati: l’anno scorso circa il 40% delle nostre importazioni di gas è venuto dalla Russia, oggi in media è circa la metà“. Prosegue parlando dell’accelerazione per lo sviluppo delle rinnovabili, “essenziali per ridurre la nostra vulnerabilità energetica e per abbattere le emissioni – aggiunge – nei soli primi otto mesi di quest’anno ci sono state richieste di nuovi allacciamenti a impianti di energia rinnovabile per una potenza pari a quasi quattro volte quella installata complessivamente nel 2020 e 2021. La nostra agenda di diversificazione dal gas russo è stata fondamentale per dare ai cittadini e alle imprese maggiore certezza circa la stabilità delle forniture.

“Grazie per il calore di questo applauso. Grazie per la vostra accoglienza e, se vado oltre la commozione, questo entusiasmo vostro mi colpisce molto in profondo. Voi giovani vivete la politica come ideali da condividere, impegno sociale per la loro affermazione e la testimonianza di una vita coerente con questi ideali. Voi insieme combattete, sperate e costruire, ecco perché questo vostro entusiasmo oggi mi colpisce molto, voi siete la speranza della politica”.

Draghi parla delle sfide future difficili, invita tutti ad andare a votare e si augura che “chiunque avrà il privilegio di guidare il Paese saprà preservare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo. Sono convinto che il prossimo governo, qualunque sia il suo colore politico, riuscirà a superare quelle difficoltà che oggi appaiono insormontabili. L’Italia ce la farà anche questa volta”.

A proposito della pandemia “sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica 

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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