Mario Draghi convocato al Quirinale dal Presidente della Repubblica

L’Italia in piena pandemia cerca di voltare pagina dopo il governo Conte messo a dura prova. E, lo fa con il richiamo rispettabilissimo del Capo dello Stato Sergio Mattarella che si è visto costretto a richiamare le forze politiche per una unità politica dopo le ultime consultazioni che lo hanno portato ad una decisione ferma e decisa dando mandato a Mario Draghi per la formazione di una maggioranza governativa.

Finito sabato il primo giorno di consultazioni con i segretari dei partiti, oggi si entra nel vivo con il secondo round.
L’obiettivo per l’ex presidente della BCE, quello far incastrare tutti i tasselli di una nuova ampia maggioranza (dal Pd e Leu fino all’inaspettata Lega, dal M5s a Forza Italia), salire al Quirinale con il puzzle finito e sciogliere la riserva dell’incarico ricevuto il 3 febbraio.

Al presidente Mattarella, Draghi potrebbe riferire mercoledì 10 o addirittura la sera prima, dopo i colloqui con i partiti.
Nella migliore della ipotesi, il successore di Giuseppe Conte e la sua squadra potrebbero giurare entro venerdì 12.

L’incaricato potrebbe anche confrontarsi con le parti sociali. Un dialogo molto atteso da imprese e sindacati, anticipato da Draghi subito dopo aver ricevuto il mandato dal Colle, ma per ora senza convocazione ufficiale. Tanto da far pensare che sindacati, imprese e categorie potranno essere chiamate formalmente a governo fatto, direttamente a Palazzo Chigi.
Certo è invece il calendario delle consultazioni politiche.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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