A dieci anni dallo scoppio della crisi e dalle misure per farvi fronte, oggi il lavoro non è ancora finito ma stiamo raccogliendo i frutti dei nostri sforzi con la crescita positiva da oltre 5 anni, la disoccupazione al minimo da novembre 2008 e con il reddito disponibile delle famiglie in crescita al tasso più alto da 10 anni.
Così il presidente della Bce Mario Draghi in audizione all’Europarlamento a Bruxelles.
Nei prossimi mesi secondo il governatore ci sarà una ripresa vigorosa dell’inflazione core. E su queste parole forte reazione dei mercati con la la moneta unica che supera la soglia di 1,18 dollari a 1,1805, dopo aver aperto gli scambi in Europa questa mattina a 1,1724 dollari

I rischi” per l’eurozona “possono ancora essere visti come ampiamente bilanciati, nonostante siano diventate più prominenti recentemente le minaccia del protezionismo, delle vulnerabilità nei mercati emergenti e della volatilità dei mercati finanziari”, oltre al fatto che “le politiche fiscali in diversi stati membri dell’eurozona potrebbero essere meno neutrali di quanto atteso tempo fa”. Così il presidente della Bce Mario Draghi davanti alla commissione affari economici del Parlamento europeo.

E sulla Brexit il governatore della Bce ha precisato: Continuiamo a invitare i privati a prendere misure di contingenza” in caso di ‘hard’ Brexit, “ma non abbiamo ancora preso nessuna misura per il pubblico, perché anche queste dipenderanno dall’esito dei negoziati.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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