MARIO DRAGHI

In campo quasi 8 miliardi di euro, senza scostamenti: Mario Draghi in conferenza stampa spiega i decreti bollette e superbonus varati dal Cdm. “L’obietitvo è rilanciare una crescita equa e sostenibile e affrontare il mercato del lavoro”, combattendo la “precarietà”. “L’intervento diretto supera i 5,5 miliardi, ma si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni”.

Valgono circa 5,8 miliardi per il secondo trimestregli interventi sulle bollette. Questi comprendono azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi per 3 miliardi, riduzione dell’Iva sul gas al 5% per circa 590 milioni, riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni, rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni. Nel provvedimento oltre al capitolo energia anche l’automotive e la cessione del credito per bonus edilizi e Superbonus.

Arrivano multe e anche carcerazione per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”. La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che introduce “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”. Arrivano altri 100 milioni per il 2022 per fronteggiare nei primi sei mesi dell’anno gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione. Lo prevede la bozza del dl bollette all’esame del Cdm. La compensazione per i contratti in corso sarà determinata applicando le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi superiori l’8 per cento se riferiti esclusivamente all’anno 2022 ed eccedenti il 10 per cento se riferiti a più anni.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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