MARIO DRAGHI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ROBERTO SPERANZA MINISTRO DELLA SALUTE

Lavorare “tutti insieme” per imprimere il cambio di passo alla campagna di vaccinazione e raggiungere le 500 mila somministrazioni al giorno, visto che nella prossima settimana arriveranno quasi 3 milioni di dosi. Il governo e il premier Mario Draghi – come si interpreta nel palinsesto Rai – incontreranno le Regioni nelle prossime ore per superare divisioni e incomprensioni, dopo la strigliata del presidente del Consiglio ai territori per i ritardi e le differenze nelle somministrazioni, “difficili da accettare”.

Un vertice che arriva con l’esecutivo impegnato a mettere a punto il decreto legge con le misure che saranno in vigore dopo Pasqua: un provvedimento che dovrebbe essere pronto a metà settimana e potrebbe prevedere una sorta di verifica a metà aprile per valutare la possibilità di riaprire, se la situazione epidemiologica lo consentirà, alcune attività prima di maggio, a partire da bar e ristoranti a pranzo. L’incontro tra Draghi, i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e le Regioni servirà dunque a ribadire le priorità indicate dal piano nazionale e a mettere a punto la mosse per i prossimi giorni, seguendo la strategia del doppio binario indicata da Figliuolo: hub e punti vaccinali nelle città, postazioni mobili per raggiungere in maniera capillare i paesi e le zone più isolate.

Con l’arrivo di oltre un milione di dosi di Pfizer, oltre 500 mila di Moderna e 1,3 milioni di AstraZeneca, i territori avranno quei vaccini che chiedono da settimane per poter far decollare la campagna. Ma proprio per questo non si può sbagliare e dunque, è il messaggio del governo, lo Stato è pronto ad intervenire con militari e volontari in caso di difficoltà. Senza “mettere divieti e minacciare misure”, come ha detto Draghi venerdì scorso, ma lavorando tutti insieme e seguendo un unico criterio che è quello dell’età.

Le Regioni porteranno le loro richieste, prima tra tutte la redistribuzione delle dosi in base alla popolazione, e ribadiranno che governo e territori hanno gli stessi interessi e gli stessi obiettivi.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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