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Il mondo è veramente pieno di donne virtuose. Conoscerle equivale ad acquistare una istruzione. O. Wilde

Ogni donna è influenzata da caratteristiche e forze ancestrali, talvolta inconsce che la identificano in uno o più modelli archetipici femminili come ad esempio la somiglianza psicologica o attitudinale verso alcune Dee greche o Romane. Conoscendo le principali caratteristiche di queste divinità si impara anche a comprendere più facilmente alcuni aspetti delle personalità femminili, come si muovono e come reagiscono di fronte alle vicissitudini e alle difficoltà della vita.

Vediamo le principali Dee interiori o Dee in ogni donna.
Artemide o Diana è la Dea della Caccia, colei che ama la vita selvaggia, che ha bisogno di sentirsi libera, indipendente, autonoma. E’ una donna coraggiosa, ambiziosa, capace di badare a sé stessa, concreta. Non ama le persone che possono ostacolare il suo cammino perché desidera raggiungere i suoi obiettivi con determinazione senza ostacoli esterni. Il punto fragile di questa tipologia femminile è la sua scarsa connessione con la propria intuizione che le fa perdere tempo prezioso non facendosi guidare dal proprio istinto primordiale.

Atena o Minerva è la Dea della Saggezza e dei Mestieri, rappresenta una donna razionale con un forte mentale, colei che riesce a mantenere il controllo anche nelle situazioni più difficili, una lavoratrice instancabile. Solitamente è una obiettiva, ambiziosa e dotata di uno spiccato talento organizzativo, per questo ricopre spesso ruoli da leader nella vita.
Dimentica però talvolta le emozioni e la sua parte femminile, risultando agli occhi degli altri come una persona insensibile.
Preferisce relazioni amorose di sostegno, legate dalla complicità del partner verso obiettivi comuni piuttosto di relazioni passionali.

Estia rappresenta la Dea del Focolare chiamata dai romani anche Vesta. Simboleggia una donna che ama la propria casa, molto sensibile, amorevole, intuitiva. Solitamente preferisce vivere nella solitudine e si sente a suo agio quasi esclusivamente nella propria dimora, tenendola pulita e decorosa; secondo la sua ideologia ordinando il focolare riordina anche i pensieri. Non ama troppo relazionarsi all’esterno né uscire dalle proprie sicurezze. Dal punto di vista affettivo non si tratta di una donna passionale bensì di una figura che può tranquillamente vivere anche senza la presenza maschile.

Era o Giunone rappresenta la Dea del Matrimonio, nell’iconografia greca era la sposa di Zeus, il quale la tradiva costantemente e per questo motivo lei riversava la sua rabbia verso le amanti. La donna Era ha un bisogno assoluto di avere un compagno, non riesce a vivere da sola e fa di tutto pur di tenere un uomo legato a sé.

E’ solitamente attratta dalle persone di potere o da quelle bisognose di attenzioni, non ama particolarmente intraprendere la carriera lavorativa preferendo occuparsi quasi esclusivamente della sua relazione amorosa, spesso squilibrata a causa dei ripetuti tradimenti.

E’ una figura collerica verso il femminile, tendente al vittimismo, vendicativa e gelosa. Pur di portare avanti il suo matrimonio, stabile o meno che sia, farebbe ogni cosa tendendo a nascondere anche a sé stessa la verità. Riesce a mettersi in equilibrio solo quando trova una forma di indipendenza dal proprio partner.

Demetra o Cerere rappresenta l’archetipo della Madre, colei che dimostra un atteggiamento materno non solo nei confronti dei propri figli ma anche verso la collettività, ama accogliere amici e familiari, si identifica in una personalità altruista e protettiva. Incontra solitamente uomini un po’ immaturi che hanno bisogno di essere cresciuti e protetti, instaurando un rapporto madre-figlio piuttosto che paritario e completo, non concedendosi la passione ma richiedendo soprattutto gesti di ingenua affettività. Solitamente ha un carattere sensibile e fragile, avvicinandosi talvolta all’esaurimento e alla depressione; ricopre solitamente ruoli lavorativi in ambiti legati alla cura e all’insegnamento, tendendo ad assumere molto spesso il ruolo della crocerossina sia con il partner che con le persone a lei vicine.

Persefone o Proserpina per i romani è la Dea degli Inferi, donna che esprime una duplice identità, quella infantile di bambina che non vuole crescere evitando di doversi assumere responsabilità o scelte e l’altra che rappresenta però anche colei che sa muoversi nella società abbracciando le difficoltà, avanzando sicura di sé con grande intuizione e talento spirituale. Alterna queste due facce della sua personalità tendendo a cambiare spesso lavoro essendo insoddisfatta di ciò che trova, assumendo talvolta atteggiamenti narcisisti o irresponsabili e aspettando il principe azzurro idealizzato dalla sua parte infantile.

Afrodite o Venere è la Dea dell’Amore e della Bellezza, simboleggia l’amore e la capacità creativa. E’ una donna passionale, estroversa, sensuale, carismatica, molto terrena e legata agli istinti. Attrae con naturalezza gli uomini, senza difficoltà alcuna, la sua innata capacità di sedurre la porta ad avere molti partner e difficilmente riesce ad essere fedele al proprio compagno, ha bisogno di esprimersi in modo artistico anche nel lavoro, alternando sempre professioni più ambiziose e creative. Solitamente è invidiata dalle altre donne a causa del suo fascino e della sua eleganza.
E tu donna quale Dea rappresenti?
E voi uomini quale divinità avete o vorreste al vostro fianco?

A cura di Barbara Comelato – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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