Più che della Malesia, gli Ancona-Matelica sono sembrate tigri della …. magnesia, dato che si sono sciolti al cospetto del Cesena come la citrosodina dentro l’acqua.

E adesso come la mettiamo, anche con quello che abbiamo scritto, giocoforza prima di Ancona, sul giornale?
Mettiamola così, e cioè che non parlavo troppo a vanvera quando scrivevo di un episodio per riprendere la corsa, una vittoria “importante” per ritrovare quella fiducia che spesso serve più ancora delle gambe e del fiato.
Il Cesena di Ancona è stato quasi perfetto e persino coloro che tante critiche hanno subito, si sono come trasformati …. E si è vinto anche senza Berti ( non è polemica la mia, perché sarei davvero curioso di vedere il ragazzino in campo con continuità, come altri colleghi auspicano giustamente da qualche tempo).
Vincere era tutt’altro che scontato e meno che mai era farlo in questo modo, sfruttando le mancanze altrui, ma ancora di più le proprie qualità, i punti di forza …. e di esperienza.
Che poi non abbiano segnato Bortolussi o Caturano, cosa importa? Anzi, che segnino Ciofi, Candela e il “solito” Pierini la peste, significa avere ancor più frecce al proprio arco!
Il 3-0 è poi una specie di vendetta per l’eliminazione dello scorso anno, un modo per togliersi un peso dallo stomaco; certo nulla può cancellare lo smacco passato, ma vincere fuori casa, in questo modo, è comunque una gran bella soddisfazione.
Cesena, se ce ne era bisogno, questa è la risposta giusta ai tanti ultimi dubbi e con la Vis Pesaro, ce subito l’occasione per dissiparne altri.
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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