Un inizio anno non facile per maestri e maestre delle scuole elementari e dell’infanzia.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato in adunanza plenaria che ha stabilito che il diploma magistrale non e’ un titolo abilitante per accedere all’insegnamento, molti di loro rischiano di essere licenziati o eliminati dalla graduatoria ad esaurimento (Gae) e spostati in seconda o terza fascia per l’accesso al ruolo. Per questo motivo, domani gli insegnanti delle scuole primarie e dell’infanzia sciopereranno per tutta la giornata, prolungando di fatto di un giorno le vacanze natalizie per molti bambini. Durante lo sciopero, indetto dai Cobas e al quale hanno aderito anche Anief e altre 8 sigle, i maestri scenderanno in piazza e manifesteranno a partire dalle 9,30 davanti al palazzo del ministero dell’Istruzione in viale Trastevere a Roma.

Inoltre, diversi sit-in saranno organizzati davanti agli uffici scolastici regionali di varie citta’ tra cui Milano, Torino, Bologna, Cagliari e Palermo. Nei giorni scorsi, il Miur ha fornito i numeri ufficiali dei soggetti coinvolti: i diplomati magistrali iscritti a seguito dei contenziosi nelle GAE sono piu’ di 43.000, mentre quelli assunti in ruolo con riserva sono circa 6.000. Intanto, sindacati e istituzioni attendono il parere dell’Avvocatura dello Stato, richiesto dal ministero dell’Istruzione lo scorso 22 dicembre e che dovrebbe chiarire i tempi e la corretta modalita’ di esecuzione della sentenza, tenendo conto delle diverse fattispecie coinvolte. “La sentenza ha creato un conflitto di giudicato – ha spiegato all’AGI Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ed ora 43.500 insegnanti rischiano la cancellazione dalla graduatoria ad esaurimento, ai quali si devono aggiungere gli oltre 5.000 che hanno ottenuto il ruolo con riserva in attesa della sentenza definitiva. Fino a questo momento – ha aggiunto Pacifico – 7 sentenze del Consiglio di Stato avevano stabilito che tutti gli insegnanti con il diploma magistrale potevano accedere alla graduatoria se diplomati entro il 2001. Ora la sentenza dell’Adunanza plenaria ha ribaltato i termini della questione”. Sulla stessa linea anche Piero Bernocchi, leader e portavoce dei Cobas: “Questa sentenza – ha detto – pone drammatici problemi, professionali ed umani, ai diplomati magistrali. Molti maestri hanno avuto nomine annuali dalle graduatorie ad esaurimento, in diversi sono gia’ stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora piu’ penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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