E’terminata dopo circa un’ora la riunione del Consiglio dei Ministri. Il Governo ha passato in rassegna le modifiche apportate al “dl aiuti”, senza votare il testo, essendo solo una “verifica tecnica”.

Passa nel “dl aiuti” l’allentamento per la cessione di credito per il superbonus edilizio, con l’obiettivo di superare lo scoglio con molte banche che rifiutano le pratiche. Nella nuova versione del decreto gli istituti di credito potranno cedere il credito a “non retail”, ovvero soggetti qualificati. Nella nuova versione del testo è introdotta la possibilità di cedere “sempre”, e non più quindi in numero limitato, crediti ai clienti professionali privati che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, o con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato alcune modifiche al dl aiuti, tra cui l’estensione del bonus di 200 euro ai lavoratori autonomi, dipendenti, disoccupati anche con reddito di cittadinanza e pensionati con un reddito inferiore ai 35mila euro annui.

Nuove risorse per oltre 9,5 miliardi, che si aggiungono ai 470 milioni già previsti, per fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici nel 2022 e assicurare la realizzazione delle opere pubbliche e dei progetti finanziati con il Pnrr e il Pnc; norme per favorire gli investimenti dei concessionari autostradali ed evitare che i maggiori costi si riflettano sui pedaggi e aiuti sui costi di abbonamenti per i servizi pubblici. Queste alcune delle disposizioni di competenza del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili(Mims) contenute nel decreto approvato dal Cdm.

Entra anche il sostegno al cinema nel “dl aiuti” tornato sul tavolo del Cdm. La nuova bozza prevede infatti che il credito di imposta per gli anni 2022 e 2023 venga “riconosciuto nella misura massima del 40 per cento dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche”.

“Al fine di mitigare l’impatto del caro energia sulle famiglie, in particolare in relazione ai costi di trasporto per studenti e lavoratori, e’ istituito un fondo nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con dotazione pari a 100 milioni di euro per l’anno 2022, finalizzato a riconoscere, nei limiti della dotazione del fondo e fino ad esaurimento delle risorse, un buono da utilizzare per l’acquisto, a decorrere dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del decreto interministeriale di cui al comma 2 e fino al 31 dicembre 2022, di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale”. E’ quanto si legge nella nuova bozza del dl aiuti.

“Il valore del buono di cui al primo periodo è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento e, comunque, non può superare l’importo di euro 60. Il buono di cui al primo periodo può essere riconosciuto esclusivamente in favore delle persone fisiche diverse da quelle che, nell’anno 2021, hanno dichiarato un reddito personale ai fini Irpef superiore ai 35.000 euro. Il buono reca il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente”, si legge nella bozza del documento.

Un fondo per assicurare la garanzia degli investimenti e limitare il rischio sostenuto dalle imprese di rigassificazione, finanziato per gli anni dal 2024 al 2043 e istituito nello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle finanze. Così nella bozza del dl Aiuti, che, però, lascia in bianco la consistenza del fondo.

Da segnalare che prima dell’inizio del Consiglio dei Ministri i partiti di centro destra hanno dichiarato che c’è l’accordo col governo sul catasto. Intesa sulla mappatura degli immobili, ma anche sulla tassazione di cedolare e Btp.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui