Diritti televisivi del calcio. Una battaglia senza fine. La piattaforma satellitare è obsoleta un po’ in tutto il mondo e ovviamente anche l’Italia fa parte del sistema.

Recentemente l’amministratore delegato di Tim ha messo la palla sul dischetto del rigore, durante la conferenza con gli analisti dopo la presentazione dei conti semestrali del gruppo telefonico. Un tiro facile che i ben informati ha focalizzato, a proposito del tema dei diritti tv della Serie A, in quello che sembra diventato uno scontro diretto con Sky.

Secondo gli osservatori, infatti, la decisione di Tim di schierarsi accanto a Dazn nel braccio di ferro per trasmettere il campionato sembra anche una risposta all’invasione di campo di Sky nel settore delle telecomunicazioni con il lancio di Sky Wifi. La partnership tra il gruppo telefonico e la piattaforma streaming, di fatto, toglierebbe uno dei business principali di Sky, ovverosia la Serie A sul satellite, vero elemento centrale di tutta l’offerta della pay tv fin dai suoi primi anni.

Il resto potrebbe farlo l’eventualità – con Mediaset alla finestra – che la Serie A rimetta in vendita uno dei pacchetti legati ai diritti tv, quello cioè che contiene le gare da trasmettere in esclusiva con Dazn e per il quale, nella struttura attuale, Sky ha già offerto diverse decine di milioni.

Con la nuova configurazione, raddoppiando l’offerta di Sky, potrebbe rientare nella partita anche Mediaset cui farebbe piacere sfruttare la possibilità per rilanciarsi nel settore del calcio a pagamento in streaming, affiancando così le partite di Serie A alle 104 gare che trasmetterà per la Champions League in un’offerta commerciale pay, oltre alle 16 gare del martedì di Coppa in chiaro. Chi rischia di rimanere con un pugno di mosche tra le mani è quindi Sky – da indiscrezioni qualche giornalista dell’emittente sembrerebbe già rassegnato all’eventualità – perché l’accoppiata Tim-Dazn e il ritorno di Mediaset sul calcio a pagamento potrebbero, infatti, togliere dalla disponibilità della pay-tv l’intera Serie A, mettendo fine a un rapporto quasi ventennale tra Sky (nata nel lontano 2003) e Lega Calcio.

L’eventualità per mantenere almeno alcune gare del campionato, in questo caso, potrebbe essere quella della ritrasmissione, come avviene oggi con il canale Dazn, senza avere la possibilità di intervenire sul prodotto in prima persona. Sky, ovviamente, non lascia la presa. Da un lato punta comunque al pacchetto con le 3 gare in co-esclusiva con Dazn, vista la possibilità di sfruttare anche i propri canali in chiaro (Tv8 o Cielo) e alzare così l’offerta intorno ai 150 milioni che la Lega Calcio valuta per quel pacchetto; mentre dall’altra resta l’offerta di 750 milioni per trasmettere tutte le gare, concedendo l’esclusiva in coppia su internet, che aprirebbe la strada alla creazione di un canale per la Lega Calcio, con possibile incremento così dell’offerta che si aggirerebbero oltre gli 800 milioni.

Tutto o quasi dipenderà anche dalla battaglia tra i club sulla trattativa dei fondi economici. 

Il Vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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