
Non era mai accaduto in Medio Oriente e per la prima volta da oltre cinque lustri, l’IDF sta avanzando in modo bellico nel cuore di Gaza City, luogo del terrore. Quella tra Israele e la Palestina è una guerra complessa dal prezzo fin troppo elevato per la morte di migliaia di civili, tanti sono bambini indifesi.
L’obiettivo dello Stato di Israele è quello di sconfiggere con tutte le forze, lo spregevole gruppo di Hamas pronto in ogni istante a martoriare due popoli in pace.
Israele può prendere in considerazione brevi pause umanitarie a Gaza di un’ora, di qualche giorno, solo per permettere l’ingresso di aiuti o il rilascio di ostaggi. È questo è il pensiero per una timida apertura del premier israeliano Benjamin Netanyahu alle sempre più insistenti richieste internazionali di pause umanitarie, la prima arriva direttamente da Joe Biden attraverso una telefonata durata più di un’ora. “Per quanto riguarda piccole pause tattiche, un’ora qui, un’ora là, le abbiamo già avute prima”, ha ricordato il capo di governo, assicurando che verranno prese in considerazione “le circostanze per consentire l’arrivo di beni umanitari o il rilascio di singoli ostaggi”.
Dio non ha mai amato le guerre, gli uomini invece che hanno conosciuto il male sono in grado di uccidere loro stessi solo per religioni differenti o per un pezzetto di terra.
Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto ImagoEconomica